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una lettera importante di Anton Francesco Doni a Simone Carnesecchi

 

 

typology: bibliographic
author: Anton Francesco Doni
addressee: Simone Carnesecchi
date and place of realisation: ante 1549

observations:

 


La lettera contiene la corretta identificazione iconografica, avanzata per la prima volta dal Doni, della statua posseduta dal vescovo Pighini con Meleagro anziché con Adone, come tradizionalmente creduto.

 

 

Raccolta di lettere sulla pittura, scultura ed architettura scritte da'più celebri personaggi ... - Pagina 390
di Giovanni Gaetano Bottari - 1757
... lettere ... Di quelli a' quali.fono 'dirette le lettere contenute in ...
CARNESECCHI Simone. 237. ...

 

http://books.google.it/books?id=SFkGAAAAQAAJ&pg=PA390&dq=carnesecchi+simon+lettere

pagina 237

www.carnesecchi.eu/librigoogle/LetteradelDoniaSimoneCarnesecchipag237.pdf

 

 

 

 

 CLXVI

A Messer Simon Carnesecchi.

 

E' non mi par tempo di far prologo a scrivere a voi , perchè sete sempre con gli stivali in piedi , e con il piè nella staffa, ma sarò corto, e vi dirò così. Da che voi avete veduto tutte le cose belle di scultura, e di pittura, e che volentieri le considerate , quando andate a spasso per il mondo; non vi scordate di dare un'occhiata in Roma al giudizio di Michel Agnolo , e vi stupirete : e la volta : e le camere del Papa di Raffaello d' Urbino : il Laocoonte , l'Apollo, il torso dell'Ercole in Belvedere, il qual non è in molta consìderazione de' gossi. Meleagro , che ha in casa un medico , la quale statua la chiamano Adone , ma e' fu fatto veramente per un Meleagro . L'Antinoo bellissimo : colui , che si cava la spina del piede : la sepoltura di Giulio : la storia di musaico di Giotto , la Madonna della febbre: il Cristo di fra Bastiano a S. Piero Montorio: il quadro alla Misericordia di Francesco Salyiati : il Cristo , che è nella medesima chiesa, dove è Papa Leone sepolto , e Clemente : la sala di Farnese di Giorgio d' Arezzo : quei palazzi de' cardinali , e quelle vigne , dove sono assai sculture . Il cavallo di Campidoglio , l'aguglia , è le stufe, con tutte 1'altre cose ordinarie , pasquini, devozioni , ruine , culisei , archi , le grottesche di Giovanni da Udine &c. che per Dio s'io ne volessi dire la mezza parte', c' anderebbe tutto domani a scriyere le rotonde, le colonne, i castelli, e le pitture di Polidoro , Baldassarre , e Maturino, e '1 Papa , che dovevo dire innanzi. A Napoli fate riverenza al Sanazarro, e vedrete figure , e altre belle sculture di M. Giovan'Agnolo. A Genova la statua, e la sepoltura del Principe Doria , e la cappella , opera grande , e ben composta , e fatta dal medefimo ; e le cose di Perin del Vaga nel palazzo del Prence a Pavia : il cavallo a Padova : a Vinegia quattro cavalli divini : le cose di Giorgione da Caltelfranco pittore , la storia di Tiziano ( uomo eccellentissimo) In palazzo la facciata della casa dipinta da Alberto Duro ; in San Bartolommeo in particolare v' è lo studio del Bembo , e di M. Gabriel Vendramino gentiluomo Veneziano , al quale io son servitore con molti altri, e infinite antichità poi miracolose , come è l'Apollo di Mons. de' Martini , che vi saranno mostrate. Andando a Parma fate di vedere il Cupido del Parmigiano in ogni modo , il quale è in mano del cavalier Bajardo , e le cose di Anton da Coreggio , e in Mantova di Giulio Romano. Ora delle rare, oltre a queste , che voi vedrete, faretemene parte ancor voi , e perchè io non voglio piu' ,scrivere, vi dico, che io sto bene, e voi conservatevi ne' viaggi sano .

Adi .......

 

Il Doni

 

 

 

 

 

ANTON FRANCESCO DONI

 

Nacque a Firenze nel 1513. Proveniente da famiglia umile, entrò giovanissimo nell'Ordine dei serviti pur non avendo nessuna vocazione. Nel 1540 incominciò a vagabondare per l'Italia vestendo l'abito da prete secolare dopo aver lasciato all'improvviso il convento fiorentino della Santissima Annunziata.

Soggiornò a Genova, Alessandria, Pavia, Milano; nel 1543 a Piacenza si dedicò, pur senza entusiasmo, allo studio delle leggi, per volontà del padre. In questo periodo strinse rapporti di amicizia con molti letterati piacentini che si riunivano nell'Accademia degli Ortolani. In questa accademia, che fra l'altro coltivava i generi comico e giocoso, fu accolto con il nome di Semenza e presto ne divenne l'animatore.

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http://www.liberliber.it/biblioteca/d/doni/index.htm

 

 

 

 

 

 

 

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