Firenze medioevale

 

 

 

 

Famiglie fiorentine all'inizio della storia del Comune

 

 

 

Dice Enrico Fiumi :

pag. 21 Fioritura e decadenza dell'economia fiorentina

<<……Nemmeno Dante resiste alla tentazione di proclamarsi di stirpe nobiliare e , dopo essersi gloriato di discendere da quei romani che colonizzarono Firenze , fa armare dall'imperatore Corrado II , vissuto nel secolo XI , cavaliere il trisavolo Cacciaguida , nato almeno una cinquantina d'anni dopo che il tedesco era sceso nella tomba .

 

pag. 16 Fioritura e decadenza dell'economia fiorentina

<<………..Le cronache medioevali hanno valore solo per i tempi vissuti dall'autore. Quando si pensi ,ad esempio , che il Villani , che pure e' uno dei cronisti piu' avveduti , sbaglia di un buon secolo l'epoca della seconda cerchia , la cui costruzione non era stata esageratamente lontana da lui , dobbiamo veramente sorridere di coloro che , per fatti e persone del secolo XII o dei primi del duecento , affidano i loro giudizi alla narrazioni del Malispini , di Dante , dello stesso Villani  

 

 

 

Seguiamo le descrizioni delle famiglie di Firenze del Villani e del Malespini che le riferiscono  al 1050

E' probabile che queste elencazioni sia del Malespini che del Villani vadano cronologicamente spostate in avanti

Bisogna ritenere che certe cognomizzazioni siano nate almeno cento anni piu' tardi dalla data riferita dal Malespini e dal Villani cioe intorno al 1150

 

 

 

 

 

da Nuova Cronica Giovanni Villani

 

Come Currado primo fu fatto imperadore.

Dopo la morte d'Arrigo primo imperadore fu eletto e consegrato Currado primo per Benedetto papa ottavo negli anni di Cristo MXV. Questi fu di Soavia, e regnò nello 'mperio XX anni, e quando egli passò in Italia, non possendo avere la signoria di Melano, sì·ll'assediò infino ne' borghi; ma prendendo la corona del ferro di fuori di Melano in una chiesa, cantando la messa, sì venne uno grande tuono e saetta in quella chiesa, e alquanti ne morirono; e levato l'arcivescovo che cantava la messa dall'altare, disse a Currado imperadore che visibilemente vide santo Ambruogio che fortemente il minacciava se non si partisse dall'assedio di Melano; e egli per quella amonizione si levò da oste, e fece pace co' Melanesi. Questi fu giusto uomo, e fece molte leggi, e tenne lo 'mperio in pace lungo tempo. Bene andò in Calavra contro a' Saracini ch'erano venuti a guastare il paese, e co·lloro combattéo, e con grande spargimento di sangue de' Cristiani gli cacciò e conquise. Questo Currado si dilettò assai della stanza della città di Firenze quando era in Toscana, e molto l'avanzò, e più cittadini di Firenze si feciono cavalieri di sua mano e furono al suo servigio. E acciò che si sappia chi erano i nobili e possenti cittadini in quegli tempi nella città di Firenze, brievemente ne faremo menzione.

X De' nobili ch'erano nella città di Firenze al tempo del detto imperadore Currado: prima di quegli d'intorno al Duomo

Come adietro è fatta menzione, la prima reedificazione della picciola Firenze era divisa per quartieri, cioè per quattro porte; e acciò che noi possiamo meglio dichiarire i nobili legnaggi e case che a' detti tempi, disfatta Fiesole, erano in Firenze grandi di podere, sì gli conteremo per gli quartieri ove abitavano. E prima quegli della porta del Duomo, che fu il primo ovile e stazzo della rifatta Firenze, e dove tutti i nobili cittadini di Firenze la domenica facieno riparo e usanza di cittadinanza intorno al Duomo, e ivi si faceano tutti i matrimoni e paci, e ogni grandezza e solennità di Comune: e appresso porta San Piero, e poi porta San Brancazio, e porta Sante Marie. E porte del Duomo erano abitanti il legnaggio de' filii Giovanni, e quegli de' filii Guineldi, che furono i primi che reedificarono la città di Firenze, onde poi sono discesi molti lignaggi di nobili in Mugello e in Valdarno e in città assai, che oggi sono popolari e quasi venuti a fine: furono i Barucci che stavano da Santa Maria Maggiore, che oggi sono venuti meno; bene furono di loro legnaggio gli Scali e' Palermini. Erano ancora nel detto quartiere Arrigucci, e' Sizii, e' figliuoli della Tosa. Questi della Tosa furono uno legnaggio co' Bisdomini, e padroni e difenditori del vescovado; ma partissi uno di loro da' suoi di porta San Piero, e tolse per moglie una donna chiamata la Tosa, che n'ebbe lo retaggio, onde dirivò quello nome. Eravi quelli della Pressa che stavano tra' Chiavaiuoli, gentili uomini.

XI Delle case de' nobili del quartiere di porta San Piero.

Nel quartiere di porta San Piero erano i Bisdomini che, come di sopra è detto, e' sono padroni del vescovado, e gli Alberighi, che fu loro la chiesa di Santa Maria Alberighi da casa i Donati, e oggi non n'è nullo; i Ravignani furono molto grandi, e abitavano in sulla porta San Piero, che furono poi le case de' conti Guidi, e poi de' Cerchi, e di loro per donna nacquero tutti i conti Guidi, come adietro è fatta menzione, della figliuola del buono messere Bellincione Berti: a' nostri dì è venuto tutto meno quello legnaggio. I Galligari, e Chiarmontesi, e Ardinghi che abitano in Orto San Michele, erano molto antichi; e simile i Giuochi che oggi sono popolani, che abitavano da Santa Margherita; Elisei che simile sono oggi popolani, che stanno presso a Mercato Vecchio; e in quello luogo abitavano i Caponsacchi, che furono grandi Fiesolani; i Donati, overo Calfucci, che tutti furono uno legnaggio, ma i Calfucci vennoro meno; e quegli della Bella di San Martino anche divenuti popolani; e il legnaggio degli Adimari i quali furono stratti di casa i Cosi, che oggi abitano in Porta Rossa, e Santa Maria Nipotecosa feciono eglino; e bene che sieno oggi il maggiore legnaggio di quello sesto e di Firenze, non furono però in quelli tempi de' più antichi.

XII Di quegli del quartiere di porta San Brancazio.

Nel quartiere della porta di San Brancazio erano grandissimi e potenti la casa de' Lamberti, nati per loro antichi della Magna; gli Ughi furono antichissimi, i quali edificarono Santa Maria Ughi, e tutto il poggio di Montughi fu loro, e oggi sono spenti; i Catellini furono antichissimi, e oggi non n'è ricordo: dicesi che' figliuoli Tieri per bastardo nati fossono di loro lignaggio; i Pigli gentili uomini e grandi in quegli tempi, Soldanieri, e Vecchietti; molto antichi furono quegli dell'Arca, e oggi sono spenti; e' Migliorelli, che oggi sono niente; e' Trinciavelli da Mosciano furono assai antichi.

XIII Di quegli del grande quartiere di porta Santa Maria e di San Piero Scheraggio.

Nel quartiere della porta Sante Marie, ch'è oggi nel sesto di San Piero Scheraggio, e quello di Borgo, avea molto possenti e antichi legnaggi. I maggiori erano gli Uberti, nati e venuto il loro antico della Magna, che abitavano ov'è oggi la piazza de' priori e 'l palagio del popolo; i Fifanti, detti Bogolesi, abitavano in sul canto di porte Sante Marie, e' Galli, Cappiardi, Guidi, e Filippi che oggi sono niente allora erano grandi e possenti, abitavano in Mercato Nuovo; e simile i Greci, che fu loro tutto il borgo de' Greci, oggi sono finiti e spenti, salvo che n'ha in Bologna di loro legnaggio; Ormanni che abitavano ov'è oggi il detto palagio del popolo, e chiamansi oggi Foraboschi. E dietro a San Piero Scheraggio, ove sono oggi le case de' figliuoli Petri, furono quegli della Pera, overo Peruzza, e per loro nome la postierla che ivi era si chiamava porta Peruzza: alcuno dice che' Peruzzi che sono oggi furono stratti di quello legnaggio, ma non l'affermo. I Sacchetti che abitano nel Garbo furono molto antichi; intorno a Mercato Nuovo erano grandi i Bostichi, e quegli della Sannella, e Giandonati, e Infangati; in borgo Santo Appostolo erano grandi Gualterotti e Importuni, che oggi sono popolani; i Bondelmonti erano nobili e antichi cittadini in contado, e Montebuoni fu loro castello, e più altri in Valdigrieve; prima si puosono Oltrarno, e poi tornarono in Borgo. I Pulci, e' conti da Gangalandi, Ciuffagni, e Nerli d'Oltrarno furono ad un tempo grandi e possenti con Giandonati e con quegli della Bella insieme nomati di sopra; e dal marchese Ugo che fece la Badia di Firenze ebbono l'arme e la cavalleria, imperciò che intorno a·llui furono molto grandi.

XIV Come in quegli tempi era poco abitato Oltrarno.

Avemo nomati i nobili e possenti cittadini che a' tempi dello imperadore Currado primo erano di rinnomea e di stato in Firenze; altri più legnaggi v'avea di più piccolo affare che non se ne facea rinnomea, e oggi sono fatti grandi e possenti; e degli antichi nomati di sopra sono calati, e tali venuti meno, che a' nostri dì apena n'è ricorso se non per questa nostra cronica. Oltrarno nonn-avea in quegli tempi gente di lignaggio né di rinnomo, però che, come avemo detto addietro, e' nonn-era della città antica, ma borghi abitati di vili e minute genti. Lasceremo ora di raccontare de' fatti di Firenze infino che fia tempo e luogo, quando i Fiorentini cominciarono a mostrare loro potenzia, e diremo brievemente degl'imperadori che furono dopo Currado primo, e della contessa Mattelda, e di Ruberto Guiscardo che conquistò in quegli tempi Puglia e Cicilia, che di raccontare di tutti ci è di nicessità per le mutazioni che n'avennero in Italia e poi alla nostra città di Firenze.

 

 

Da Ricordano Malespini

 

Imprima la schiatta ,overo famiglia degli Uberti ne dissi adietro che sono nobili di progenia , e di nobilta' , e puosonsi fra santo Piero Scheraggio , e la chiesa di santo Romolo, e tra detti Uberti , e san Piero Scheraggio erono gli Ormanni detti Foraboschi , e tra il detto san Piero , e santa Cecilia si puosono i Malespini miei consorti , e allandare in verso santo Michele in orto alla mano mancha si puosono i Giugialferri, e i Tebalducci , tutte e tre queste ischiatte furono istratti d'uno lignaggio di ceppo : e allato a detti Tebalducci si puosono i Combiobbesi , poi seguitando alla detta mano ad andare in verso Calimara si puosono i Chiaramontesi , e guadagnuoli , e Malpilli , e i Romaldelli , tutti questi sopradetti di progenia maschulina istratti per anticho e al volgere su per la detta piaza , e la detta mano si puosono gli Abati antichi merchatanti , e Macci ancora antichi merchatanti, e a ritornare su per la detta piaza in verso il Garbo si puosono i Galigai in sulla detta piazza , e anchora nella via dietro al detto Garbo , che al partire della detta piazza va in verso santo Martino , ancora erono i detti Galigai , e per la detta via che viene d'orto san Michele , nel detto Garbo erano le case dei Buonaguisi dirimpetto a Compiobbesi, e Tebalducci alla detta mano mancha allo partire della detta piazaetto san Michele in Orto , e alla rivolta del detto Garbo alla detta mano allato a Buonaguisi erano gli Alepri , e quegli Dellapressa, andare in verso san Martino erono i Giugni : questi sopraminati quatro famiglie tutte furono istratti di progenia maschulina di Lisghai detti Ghaligai per anthico , ed etiandio quegli Dellapressa sopradetti nella detta via , e furono consorti dei detti Galigai . e furono d'uno lato i detti Buonaguisi , e quelli dellapressa , e si divisono da Galicai imprima assai che gli altri sopranominati , e poi all'andaresu per lo Garbo alla detta mano mancha erono i Sacchetti cioe' all'andare verso santo Appolinare , e poi all'andare in sue verso dove fa il Parlagio fu per la via detta oggi Anguillaia , si puosono gli Schelmi, e poi ditro alloro nella via del Borgo de Greci si puosono i detti Greci , i quali prima stavono in Terma ; e piu oltre per la via di san Pulinari ad andare in verso Arno si puosono i Magalotti , e al voggere in verso la mano diritra all'andare inverso santo Romolo ,o' nverso le case dei detti Uberti si puosono quegli che oggi si chiamava Del Belculaccio , e dirimpetto alloro si puosono que'dell'Asino che oggi sono ispenti al tempo di me Ricordano , e furono consorti di progenia maschulina con quegli Delbelculaccio : dietro a detti Ormanni si puosono i Manieri , e quelli Della Pera , e anche sono ispenti di miei di : poi vi vennono i figliuoli Petri , i quali furono richissimi merchatanti , poi all'andare inverso santo Romeo si puosono i Guidalotti del migliaccio : piu' oltre i Bagnesi , e que d'Aquona , che vennono di contado antichi gentili huomini , e di linea maschulina furono consorti con gli da Voghogniano , e di quegli che oggi si chiamono da Chastiglionchio , e dietro a santa Cicilia tral Merchato Nuoovo , e la detta Chiesa si puosono gl'Infangati , o vero Mangiatroi , e in Vachereccia si puosono i Baroncelli , e vennono da Baroncello , e poi all'andare inverso santa Maria si puosono i Fifanti detti Bogolesi , e in porta santa Maria erano i Galli che gia aveano un poggio allatoa santo Miniato a monte , che si chiamava il poggio dei Galli , e toglievanvi per antico passaggio allato a Galli erono Capiardi , e Filippi : erono nella via di Terma gli Scholari consorti abanticho di linea maschulina de Bundelmonti , e poi vivennono i Buondelmonti , i quali vennano di contado come adietro s'e' detto , e monte Buoni era loro , e toglievanvi passaggio abantico : nella detta via erono Tiniozzi , e piu altre , e Guidi , elle loro case teneano in fino in borgo santo Apostolo, e infino a santa Maria sopra porta , in borgo sopradetto erono i Gualterotti , e Importuni , e presso a santa Trinita erono gli Schali , e i Palermini , questi , e i Barucci da santa Maria maggiore e furono consorti di linea maschulina , presso a costoro si puosono i Conti di Gangalandi , e di loro abbiamo detto adietro: allato alloro i Ciuffagni e ancora presso a santa Trinita erano i Soldanieri , e i Petriboni , e i detti Petriboni vennono di contado dalle Petrobone , in Portarossa si puosono i Cosi consorti ab antico degli Adimari di linea maschulina , e feciono fare santa Maria Nipotecosa che ancora oggi ritiene il nome e al volgere i chiassi di Portarossa ad andare in verso santo Miniato tra le torri si puosono i Pigli, e gli Erri , i quali furono consorti di linea maschulina poi ad andare p la via di Merchato vecchio a s.Pancratio si puosono i Manfredi Vecchietti , e Migliorelli e gl' Ughi stavono dietro a costoro , dove oggi e' ancora santa Maria Ughi , e p loro fu chiamata cosi , po che la feciono fare abanticho . I Benvenuti furono allato a Vecchietti . I Tornaquinci stavono in capo della via giubasso .Dei Cipriani abbian detto . Poi ad andare da s.Piero Buonconsiglio verso santa Maria in Canpidoglio erono gl'Alfieri , gl Arrigucci che vennono da Fiesole difenditori del detto Vescovado di Fiesole , e Pegolotti. Furono antichi ancora i Canigiani , e pero innanzi vi vennono i Brunelleschi , e ancora i Corbizzi vennono da Fiesole , e da santa Maria maggiore erono que Del beccato . Toschi , e Galluzzi si puosono in Merchato vecchio.Palermini e Barucci dicemo adietro . Quegli della Bella si puosono in santo Martino , e al Fraschato , e vennono poi que della Tosa consorti di linea maschulina dei Bisdomini , i quali furono padroni , e difenditori del Vescovado di Fiorenza , e per la via che viene da san Tommaso al Vescovado si posono gl' Ubaldini che acquistarono per lo cardinale Attaviano tenute e chastella assai che le compero il detto Cardinale . Allato alloro erano Agolanti :apresso alloro i Toschi , inporta del duomo erono i Figiovanni : e loro , e Firidolfi , e Fighineldi , e Chattani da Barberino di Mugello , e Ferrantini furono consorti di progenia maschulina queste cinque sopradette famiglie , e poi come adietro dicemo divisi di nomi , e d'armi si come dissi adietro d'altre famiglie i Bisdomini si puosono presso a s. Liberata , e santo Benedetto presso a porta s Piero , e presso a loro i Tedaldini , Donati , Ravignani , e da santa Margherita , e ivi allato si puosono Buonizi , e a presso a santo Martino i Razzanti venuti da Fiesole , e presso alloro gli Alberighi anche parte arota de Corbizi si puose nel detto porta san Piero, poi a ritornare verso Merchato vecchio si puosono gli Adimari , piu oltre erono i Lisei , poi al volgere verso Chalimara i Caponsacchi antichi Fiesolani , e presso a santo Andrea i Catellini detti da Castiglione di figliuoli Tieri .Questi figliuoli Tieri discesono de Catellini d'uno bastardo. Poi verso santa Maria sopra porta , e presso a santo Andrea i Lamberti , e da casa loro si chiamava il Dado de Lamberti . E dove oggi si chiama Chiasso di ferro dietro a Lisei si puosono i Tebaldi detti quelli della Vitella , e que da Filicaia furono loro consorti di linea maschulina , in Merchato nuovo si puosono i Giandonati , e Boschi , e que Della Zanella e gli Uccellini , e que Dell'Archa , e Pesci : e questi Pesci furono antichi merchatanti .Poi nella via di Porta santa Maria erono i Girolami consorti di linea maschulina del beato messer san Zanobi , il quale fu vescovo della nostra citta' di Fiorenza Piu' oltre verso santo Stefano si puosono gli Amidei , e Gherardini , e e vennono di Valdisieve , o vero di Montefavoso: e presso alloro i Pulci , questi furono ricchi ,e potentissimi chatanti , e questi erono tra santo Stefano , e santo Piero Scheraggio, e Borgo santo Appostolo . Gli Ardinghi Obriachi stavono presso gli Amidei .Gli Amieri abantico stavono da santa Maria maggiore , poi per innanzi vennano in merchato vecchio , e le case dove oggi sono furono de Nerli antichi gentili huomini .I Guicci stavono presso alla Badia di Fiorenza . Vennono di Valdisieve quelli del Forese, e Mazinghi da Campi , e Monaldi stavono tra porta rossa , ella piaza a santa Trinita , e presso a santa Maria Ughi agiugneano le loro case .E questi mazzinghi havean tributo da Pistolesi dua brachetti , e uno sparviere ogni anno per la festa di messer san Iacopo . Gli Erri consorti de Pigli nel detto si puosono in Porta rossa per certe vie strette , e piu e Pigli loro consorti di ceppo .I Pazzi di Fiorenza si puosono presso i Ravignani presso in porta san Piero , e dirimpetto da Ravignani , e p innanzi vennono da Fiesole merchatanti.Gli Agli si puosono presso agli Arrigucci .fra loro e' san Michele Berteldi . E tutte queste sopradette sei famiglie , o vero casati , i quali si puosono in questi sopra nominati luoghi furono antichissimi gentili huomini nella nostra citta di Fiorenza

 

I Figiovanni , i Firidolfi ,i Fighineldi , Ferrantini

 

 

 

 

Nomi fiorentini desunti da atti

Anno 1136 Lottharius filius bm Iohannis Donati

Anno 1136 Ugiciones filius Iohannis Donati

Anno 1141 Gerardi Infangati

Anno 1143 guittonis e enrici cani germanorum filiorum Ugonis filli Alberti

Anno 1102 melliorelli filii morelli

Anno 1143 melliorelli filii morelli

Anno 1443 Galligari filii Petri Ricci

Anno 1146 falconi filii Romaldelli

Anno 1146 Amedei filii pandolfini

Anno 1146 guiducci et corbolani filii meliorelli

Anno 1153 ianni et forteguerra germani filii ugicionis Iohannis _Donati

Anno 1153 melliorelli filii albertini

Anno 1153 renuccini filii titti

Anno 1153 Ubertelli e arrigoli germani filii ianni boge

Anno 1166 guido filius ianucoli nepote pisci

Anno 1166 ormannus filius ianucoli nepote pisci fratello germano di guido

Anno 1166 giovanni figlio di ormannus filius ianucoli nepote Pesci

Anno 1166 Ibriaki filii quondam Ibriaki

Anno 1166 rustiki filii ugonis baptimamme

Anno 1169 Baptimamme et Guaraguaski filii Ugoni

Anno 1173 Berlingerii et Jacoppi germani filii guitti del Russo

Anno 1174 Infangati filii Reineri da la Porta

Anno 1174 Baroncelli Soderini

Anno 1174 Rustiki del Battimamma

Anno 1174 Reginaldi Amidei

Anno 1180 Buoneguide et Ildebrandini et Iohanni germani filii Tinioczi

Anno 1180 Renoccini del Bene

Anno 1180 Filocari filii Ciotoli

Anno 1141 oderinci filii Iohannis fanti

Anno 1180 e 1185 Truffe fillii Odenrigi quondam Fantis (Truffe anche Troffitus )

Anno 1180 Iohannes et Belbellotus germani fillii Truffe fillii Oderingi quondam Fantis

Anno 1173 ugicio et ugo germani germani filii Angilotti

Anno 1198 Iacobi f Angiolelli

Anno 1198 Ugonis f. ebriaki

Anno berlingerius filius olim Iohannis Pesci

Anno 1203 cambio giungni

Anno 1203 maczo f melliorelli galigarii

Anno 1203 rugerio tebaldoli

Anno 1203 iacobo f. uguiccionis hebriaci

Anno 1203 manno f. quondam gianni maccie

Anno 1220 bernardus calcagni

Anno 1220 Guidonis Falconerii

Anno 1224 Albertus de Corsino

Anno 1224 Astuldus Iochi

Anno 1224 Astancollus Astancolli

Anno 1224 Aliottus Rodighieri

Anno 1224 Pelacane Arrighi

Anno 1224 Abbate Erbolotti

Anno 1224 Gualterottus Bardi

Anno 1224 Buonus Vernaccii

Anno 1224 Odarigus Davanzi

Anno 1224 Buonaiunta Cambiati

Anno 1224 Renerius Montancolli

Anno 1224 Silimanno Ugonis Importunii

Anno 1226 Schiatta Cavalcantis

Anno 1226 Giraldus Chiermontesi

Anno 1226 iacobus quondam cavalcantis

Anno 1226 donatus quondam frontis

Anno 1229 iacobus Odarrighi Bellondi

Anno 1229 Aldobrandus adimari

Anno 1229 Accorri de la Bella

Anno 1229 Rusticus Mellioris

 

 

Anno 1233 Corsinus comes da Gangalandi dei gratia Vulterranorum potestas

Anno 1233 Baldovinettus del Cece dei gratia castri Sancti Geminiani

Anno 1235 Iacobo Nasi

Anno 1235 gianni malaspine

Anno 1235 ildebrandino guictonis

Anno 1235 rustico mellioris

Anno 1235 domino Gentili Buondelmontis potestati castri et comunis Sancti Geminiani

Anno 1236 Teglaus f.domini Ildeprandi Adimarii

Anno 1237 Gerardus Ildibrandi Adimaris Dei gratia Sancti Geminiani potestas

Anno 1237 Domini Ranerius Rustegus

Anno 1237 Cezus Girardini

Anno 1237 Lambertescus Lamberti

Anno 1237 Locteringus Iacoppi

Anno 1237 Rinaldus de Melliore

Anno 1237 Ospinellus Ysachi

Anno 1237 Aldebrandinus Baruccius

Anno 1237 Raineris Scolarii

Anno 1237 Ranucinus Ugonis Rubei iudex

Anno 1237 Iacobus Tornaquinci

Anno 1237 Ubertinus Pegolocti

Anno 1237 Opiczinus de Somaria

Anno 1237 Iacobus Rusticuccius

Anno 1237 Anricus Avocati

Anno 1237 Aldebrandinus Cappiardi

Anno 1237 Mapheus Delforte

Anno 1237 truffa de infangatis

Anno 1237 teglarius aldobrandi

Anno 1237 boncambius soldi

Anno 1237 scolarius sclacte cavalcantis

Anno 1237 Ranerio Rinucci Donosdei ( consulibus mercatorum Florentie de Callemala )

Anno 1237 Maffeo Bardi ( consulibus mercatorum Florentie de Callemala )

 

 

I documenti erano scritti in latino

Le persone nei documenti erano identificate e distinte a mezzo del nome ,del nome del padre e talvolta di quello del nonno

Donati significava figlio di Donato ma talvolta stava ad indicare piu' estensivamente "dei figli di Donato " con un Donato illustre per un qualche motivo che veniva a denominare la sua discendenza

 

 Dai nomi che compaiono nei documenti sottoelencati si ha l'impressione che si abbia un indizio di uso dei cognomi solo a partire dagli anni iniziali del 1100

Prima solo i Giandonati , i Giuochi e pochi altri avevano un cognome

Fiumi dice : pg 16 " Fioritura e decadenza dell'economia fiorentina" Leo Olshki editore Firenze 1977

<<……..I boni homines , che si evolveranno nei primi consoli cittadini , i giudici e gli assessori che assistono la contessa Beatrice e poi Matilde nei giudizi tenuti a Firenze , non tutti erano dei feudatari o dei cavalieri . in alcuni atti rogati tra il 1061 ed il 1100 troviamo numerosi nomi che denunziano casate che poi diventeranno illustri : Ughi , Giandonati , Lamberti , Gotizi , Visdomini ,Uberti , Sichelmi , Suavizi , Caponsacchi , Giuochi . Alcuni di essi , come i Visdomini , sono investiti di poteri giurisdizionali e sono da considerarsi nobili , ma altri e tra essi probabilmente gli Ughi , i Lamberti , Giuochi , Caponsacchi , sono i maggiori esponenti della nuova classe borghese e mercantesca che si andava inserendo nell'organismo dello stato . …….>>

Il cognome trarra' origine o dal nome di un avolo resossi famoso o da un nome usato in maniera ripettiva da padre in figlio nell'ambito della stessa famiglia

La cognomizzazione dei Donati e' interessante

Pur avendo una serie di antenati importanti sara' Donato di ................. a dare il nome alla famiglia intorno al

 

E' evidente che e' in questo periodo che il cognome diviene indispensabile e quindi la fase di cognomizzazione denota un incremento demografico e quindi la necessita di distinguere tra i molti gerardi, donati, guittoni ,teuzi, ecc..

E tra il 1100 e il 1150 che l'aumento della pressione demografica spinge a distinguere gli individui con un cognome

L'aumento di popolazione puo' spiegarsi solo con l'aumento dei traffici e della produzione artigiana

 

Il Doren nel suo libro " Le Arti fiorentine" felice Le Monnier editore Firenze 1940 dice : ………………..gia' alla fine del secolo XI mercanti fiorentini trovavansi sui mercati di Parma e S.Donnino , che gia' nel 1120 una via appena fuori di citta' aveva preso il nome dalle balle di merci che ivi erano fatte affluire per essere condizionate per la spedizione , quando si sappia che prima del tramonto del secolo XII i mercanti fiorentini eransi gia' fatti notare sui maggiori mercati mondiali dell'Occidente europeo , quelli della Sciampagna , e che nel 1178 era stato conchiuso un trattato tra Firenze , Siena , ed il Marchese del Monferrato , trattato che si riferiva espressamente al commercio di quelle due citta' toscane con la Francia , e quando ancora si sappia come gia' nel 1193 i Fiorentini avessero un fondaco a Messina , che vi dette il nome ad una ruga………………………

 

 

 

 

Peruczo f. Ioannis

 

Atto 8 dic 1135 e 23 ottobre 1140 (ASFi Santa Felicita )

I principi di costoro erano stati modesti . Nel 1135 e nel 1140 troviamo i Peruzzi , i fondatori della famosa casa bancaria , nell’umile ufficio di agenti di monasteri intenti a sbrigare gli affari e a pagare i conti per le monache di Santa Felicita

Secondo il primo documento certi venditori di terreno vengono pagati << a Peruczo commisso ipsio monasterii emente et solvente pro eodem >>

Nel secondo e’ detto pure che il prezzo per il terreno comperato dalla badessa , sara’ pagato << a Peruczo f. Ioannis emente et solvente pro dicto monasterio >>

 

 

 

 

 

 

 

Chiese dal numero delle chiese indizi sulla popolazione

 

 

 

 

 

 

Una visione dei quadri dirigenti degli anni tra il 1170 e i primi anni del 1200 si puo' avere da

" Documenti dell'antica costituzione del comune di Firenze" di Pietro Santini

 

" Cronaca dello pseudo Brunetto Latini "

 

 

 

 

Uno degli studi piu' interessanti sulle origini delle famiglie fiorentine e' quello del dr Enrico Faini dell'Universita di Firenze

Il dr Faini parte da un idea brillante : integrare la scarsa documentazione pubblica con la piu' vasta documentazione privata , ha cosi esaminato i documenti fiorentini dei secoli X XI XII in maniera di meglio illuminare la scena pubblica nel periodo consolare e meglio chiarire i rapporti tra i vari personaggi . Nel far questo ha incidentalmente dovuto occuparsi delle origine delle famiglie partecipanti al potere.

Enrico Faini ............." Il gruppo dirigente fiorentino dell'età consolare"

Il dr Faini e ha avuto modo di esaminare e talvolta ricostruire anche l'origine di molte famiglie fiorentine

 

Da Faini Enrico " Il gruppo dirigente fiorentino dell'età consolare " pubblicato su Internet nel portale della storia fiorentina

 

Appendice 2 : Elenco delle famiglie e degli individui studiati dal dr Faini

 

 

Abati

Acerbi

Adimari

Albonetti

Amidei

Ardinghi (del Riccio)

Arrigucci

Astancolli

Avogadi

Barucci

Bella, della

Belloccioli

Brunelleschi

Bruno giudice

Buondelmonti

Campi, da

Caponsacchi

Castiglione, da

Cavalcanti

Chiermontesi

Cipriani

Conte Arrigo, del

Donati

Fifanti

Filippa, della

Filocaro di Ciotolo

Galigai

Gherardini

Giandonati

Gianfigliazzi

Giochi

Giudi

Giugni

Importuni

Infangati

Lamberti

Malpigli

Migliorelli

Mosciano, da

Mula, del

Nepotepisci

Nerli

Pigli

Porcelli

Rossi - Iacoppi

Sacchetti

Sciancati

Scolari

Scotta, della

Sizi

Soldanieri

Squarciasacchi

Strozzi

Tedaldini

Tornaquinci

Tosa, della

Uberti

Vecchietti

Vinciguerri

Visdomini

 

 

 

 

Enrico Fiumi esamina le origini di alcune famiglie fiorentine allo scopo di distiguere la loro derivazione dalla nobilta' feudale

o dalla borghesia mercantile

 

 

Adimari

Albizzi

Abbati

Amieri

Ardinghi

Alberti

Acciaiuoli

Altoviti

Alfani

Aldobrandeschi

Aldobrandini

Angelotti

Barucci

Della bella

Bellincioni

Bernardini

Buondelmonti

Buonfantini

Caponsacchi

Cavalcanti

Chiarenti

Falconieri

Fifanti

Guidi

Lamberti

Pazzi

Pigli

Rinuccini

Scali

Spini

Strozzi

Uberti

Ubertini

Vespucci

 

 

 

 

 

La dottoressa Silvia Diacciati dell'Universita' di Firenze sta svolgendo studi sulle famiglie del "Primo popolo"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ing. Pierluigi Carnesecchi La Spezia anno 2005