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ARCHIVIO DEL CAPITOLO METROPOLITANO FIORENTINO

 Addetto alla Sala di studio:

Giuliano Benvenuti

 

 

 

 

ARCHIVIO DEL CAPITOLO METROPOLITANO FIORENTINO

LE PRINCIPALI SERIE ARCHIVISTICHE

 

ARCHIVIO DEL CAPITOLO METROPOLITANO FIORENTINO

a cura

dr. Lorenzo Fabbri

 

sul quaderno numero 3 della serie QUADERNI DI ARCHIMEETINGS

 

il dr Fabbri dopo aver descritto l'archivio e la sua storia si sofferma a descrivere molto utilmente le principali serie archivistiche

 

http://associazioni.comune.firenze.it/anai/quaderni_pdf/Archimeetings%20n.%2003%20(cop.).pdf

 

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Dal censimento terminato nel 2003 risulta che l’archivio si compone di circa 5000 unità, suddivise in due sezioni principali: le pergamene e l’archivio cartaceo.

Le pergamene costituiscono il fondo indubbiamente più prezioso e rinomato dell’Archivio Capitolare, largamente utilizzato dagli storici nel corso dei secoli.

Consta di 1213 atti sciolti in pergamena, di varia natura giuridica: bolle pontificie, diplomi imperiali, strumenti notarili (compravendite, permute, locazioni, testamenti,procure, lodi arbitrali ecc.). La loro datazione va dal 723 al 1822, ma essendo la prima pergamena un falso riconosciuto e risultando mancante la più recente,possiamo restringere gli estremi cronologici agli anni 800-1810.

Il fondo è stato oggetto di tre principali inventariazioni, ad opera di Luigi Strozzi (1681), Ignazio Paur (1840) ed Enrico Lombardi (1977). Per le scritture più antiche disponiamo di un’edizione diplomatica: Le carte della Canonica della cattedrale di Firenze (723-1149), a cura di R. Piattoli, Roma, Istituto storico italiano per il Medio Evo, 1938 ("Regesta Chartarum Italiae", 23).

Il resto dell’archivio è costituito dal fondo cartaceo, definizione lievemente impropria, perché non tiene conto della presenza di alcuni registri membranacei.

Esso contiene documentazione compresa fra il XIII e il XX secolo ed è composto da oltre 3800 unità, tra registri, filze e buste di carte sciolte. Alcuni singoli manoscritti si segnalano, oltre che per il valore del contenuto, per il pregio delle decorazioni miniate: è il caso del codice delle Costituzioni capitolari del 1453 e di un elegante Campione dei fitti e pigioni della mensa capitolare datato 1473.

Tuttavia, l’importanza del fondo risiede principalmente nell’ampia articolazione delle serie. Una delle più utilizzate dagli studiosi è quella delle "Scritture varie", una vastissima miscellanea di documenti relativiagli affari capitolari tra il XIII e il XX secolo. Fondamentale, com’è ovvio, la serie dei "Partiti e deliberazioni", i cui registri iniziano nel 1467 e proseguono ininterrottamente fino ai tempi recenti. Addirittura al 1326 risalgono i primi contratti trascritti nei registri della serie omonima.

Uno degli aspetti più notevoli di questo archivio è la straordinaria longevità dei registri contabili, che in tanti archivi fiorentini furono le vittime designate degli scarti sette-ottocenteschi: qui, invece, possiamo risalire al 1270 con la serie dei "Debitori e creditori" e al 1300 con quella delle "Entrate e uscite". Ugualmente sorprendente è l’abbondanza di registri trecenteschi relativi all’amministrazione dei fitti e livelli della mensa capitolare. Proprio la necessità di gestire l’ingente patrimonio delle chiese ammensate, cioè incorporate nella mensa del Capitolo, ha dato origine a varie sottoserie archivistiche, tra le quali ricordiamo:

la chiesa di S. Maria Maggiore a Firenze (1318-1552), il monastero fiorentino di S. Caterina (1397-1494), la pieve di S. Giovanni a Corazzano (1458-1919), la pieve di S. Giovanni a Valdevola (1467-1719), la pieve di S. Floriano a Castelfalfi (1472-1921), la chiesa di S. Paolo a Firenze (1477-1584), la pieve di S. Giovanni Battista a Cornacchiaia presso Firenzuola (1485-1951), la Badia di Pacciana nel Pistoiese (1519-1921), la pieve di S. Piero a Gropina (1522-1935), la prioria di S.Giovanni Battista a Senni (1547-1647), la chiesa, oggi scomparsa, di S. Andrea a Firenze (1664-1785) e la chiesa di S. Bartolo a Cintoia(1685-1919).

Dipendenti principalmente da lasciti testamentari sono invece gli archivi familiari aggregati, tra i quali si segnalano, per antichità o consistenza, i fondi

Folchi (1437-1682),

Carnesecchi (1451-1917),

Medici (sec. XV-1904),

Capponi (1656-1961),

Mazzinghi (1660-1961),

Schmidweiller (1668-1961) e

Zefferini (1696-1957).

 

Altre serie traggono origine dall’amministrazione del culto all’interno della cattedrale. A tal proposito sono da citare i registri delle "Distribuzioni" e le filze di "Feste e uffizi", che, a partire rispettivamente dal 1427 e dal 1519, documentano la partecipazione dei canonici ai riti religiosi.

Alle funzioni parrocchiali, assolte fino ad anni recenti da S. Maria del Fiore, sono da ascrivere i registri di "Matrimoni e morti", iniziati nel 1587, e quelli degli "Stati d’anime" (1681-1980).

 

Sono invece assenti, come negli altri archivi parrocchiali fiorentini, i registri dei battesimi, in virtù del fatto che a Firenze fino alla prima metà del XX secolo questo sacramento fu amministrato esclusivamente nel Battistero di S. Giovanni, i cui registri sono tuttora conservati nell’Archivio dell’Opera di S. Maria del Fiore (1450-1900) e in quello della Curia Arcivescovile (dal 1901 in avanti).

 

Relativo ad epoche più vicine a noi è invece l’archivio della Deputazione Ecclesiastica di S. Maria del Fiore, istituita nel 1818: vi si documenta la ridefinizione di rapporti con l’Opera del Duomo, con il riconoscimento alla parte ecclesiastica del pieno controllo sulle attività di culto della cattedrale fiorentina.

Sono infine da ricordare i cinque poderosi tomi compilati a metà Settecento dal canonico Salvino Salvini – i cosiddetti Spogli Salvini –, che servirono da base al medesimo erudito per la pubblicazione del Catalogo de’ Canonici della Chiesa Metropolitana Fiorentina compilato l’anno 1751, Firenze, Cambiagi, 1782.

http://associazioni.comune.firenze.it/anai/quaderni_pdf/Archimeetings%20n.%2003%20(cop.).pdf

 

 

 

 

Quaderni di Archimeetings
Collana diretta da: Monica Valentini, Caterina Del Vivo
Collana di piccole guide monografiche sugli archivi meno noti della Toscana, a cura dalla sezione toscana dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana (ANAI). I "Quaderni" nascono dall’esperienza delle visite agli archivi "nascosti", con l’esigenza di fissare gli elementi salienti dei depositi documentari per farne partecipe un pubblico più vasto. Sono stati pensati per un pubblico ampio di "non addetti ai lavori"; per questo i testi sono volutamente semplici, in quanto intendono stimolare curiosità e suggerire itinerari della memoria più che dare quadri esaustivi della storia e della documentazione posseduta dai soggetti produttori. Ma sono stati scritti "da addetti ai lavori" garantendo al lettore esattezza nel contenuto e valorizzando la professionalità dell’archivista, di colui che è in grado con il suo lavoro di rendere comprensibile e fruibile questo patrimonio culturale. Le notizie sono state strutturate in tre grandi aree: la storia e le caratteristiche dei soggetti produttori, le sedi dove gli archivi vengono conservati, la descrizione dei principali fondi e delle serie documentarie che li compongono. Gli autori sono stati lasciati liberi di approfondire maggiormente l’una o l’altra di queste sezioni a seconda delle differenti situazioni descritte.
Emerge una varietà sorprendente di soggetti produttori e possibili fonti per la nostra memoria: archivi religiosi, familiari o d’impresa, di movimenti politici, di enti pubblici e privati, archivi scientifici, archivi di personalità operanti negli aspetti più disparati della vita culturale o sociale. I Quaderni rappresentano quindi una sorta di mappatura della ricchezza del patrimonio archivistico disseminato sul territorio.

Da http://www.polistampa.com/asp/sc.asp?id=255

 

 

http://soalinux.comune.fi.it/anai/anai.htm

Direttivo: Francesca Klein (Presidente),

Caterina Del Vivo (Vicepresidente),

Monica Valentini (Segretaria),

M. Raffaella de Gramatica, Silvia Floria,

Sara Pollastri

Segreteria presso Archivio di Stato di Firenze

Viale Giovine Italia 6 - 50122 Firenze

tel.: +39 055 263201

fax: +39 055 2341159

 

 

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Scritture di donne nei fondi di origine privata dell’Archivio di Stato di Firenze

BEATRICE BIAGIOLI

 

http://www.archiviodistato.firenze.it/memoriadonne/cartedidonne/cdd_01_biagioli.pdf

Archivio Bardi

Notizie sul Fondo: Il fondo si articola in tre serie: la prima contiene documenti concernenti la famiglia Bardi, l’amministrazione dei beni posseduti dalla medesima,

il feudo di Vernio; nella seconda e nella terza serie si trovano manoscritti storici, genealogici, letterari, scientifici, libri di ricordi, relazioni di viaggi. Registri, buste e

fascicoli 1080 (secc. XIV-XIX). Altro materiale del fondo è attualmente in corso di inventariazione a cura della dott.ssa Veronica Vestri.

Strumenti di corredo: Inventario datt., ultima revisione 2004.

 

In questa sezione del fondo sono state, al momento, individuate le seguenti scritture femminili:

Documenti di Eleonora Dainelli da Bagnano Bardi (moglie di Cosimo Gualterotto; morta 1787):

"Filza di ricevute della fu illustrissima signora contessa Eleonora da Bagnano de’Bardi dal 26 ottobre 1768 al dì 23

luglio 1787": Quaderno di ricevute (1769-1787); ricevute sciolte (1773-1780); conti (1769-1786); una lettera di

Eleonora al marito Cosimo; "Quaderno di spese di casa tenuto dall’Illustrissima signora contessa Eleonora de’Bardi dal

13 giugno 1772 al 15 novembre 1787"; elenco di documenti presenti in casa Bardi ma della famiglia da Bagnano.

Documenti di Lucrezia Carnesecchi Bardi (moglie del conte Flaminio Bardi; morta 1732):

Ricevute sciolte (1676-1731); conti (1675-1730); lettere a e di Lucrezia Bardi (1697-1715); registro di spese

personali di Lucrezia Bardi (1684-1696); documenti relativi alla gestione dei beni extradotali di Lucrezia Bardi

(1731-1764); Debitori e creditori segnato A di Lucrezia Carnesecchi Bardi; 1683-1730; Entrata e uscita e

giornale segnato A di Lucrezia Carnesecchi Bardi; 1683 1730

 

http://www.archiviodistato.firenze.it/memoriadonne/cartedidonne/cdd_01_biagioli.pdf

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SISTEMA INFORMATIVO UNIFICATO PER LE SOPRINTENDENZE ARCHIVISTICHE http://siusa.archivi.beniculturali.it

Il Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche, noto con l'acronimo SIUSA, si propone come punto di accesso primario per la consultazione e la ricerca del patrimonio archivistico non statale, pubblico e privato, conservato al di fuori degli Archivi di Stato.
In esso sono descritti: i complessi archivistici con le loro articolazioni; i soggetti (enti, persone e famiglie) che hanno prodotto la documentazione nello svolgimento della loro attività; i soggetti che conservano gli archivi.
Sono inoltre presenti schede di carattere generale che forniscono informazioni storiche, istituzionali ed archivistiche utili per la comprensione del contesto.
Per una definizione più puntuale degli elementi descrittivi si rinvia al progetto Ontologie archivistiche
Fanno parte del SIUSA anche alcuni Percorsi tematici, che valorizzano progetti varati dalla
Direzione generale per gli archivi sull'intero territorio nazionale, d'intesa con le Soprintendenze archivistiche, con criteri di uniformità.
Infine sono ospitati in SIUSA Progetti di descrizione di archivi non statali, frutto di collaborazione tra soggetti istituzionali diversi.

Aulla, famiglia fondo http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=117053

Estremi cronologici: sec. XVI - sec. XIX metà

Consistenza: Unità 50

Storia archivistica: Nel 1842, alla morte di Camilla Aulla, le carte Aulla passarono al figlio Giuliano Prini Aulla, che, in quello stesso anno, ereditò dal padre Pier Gaetano Prini, anche l'archivio della famiglia paterna. Al complesso Aulla sono aggregate anche carte Lanfranchi, famiglia della nonna paterna del cavalier Pietro Leopoldo Aulla.
Nel 1908, alla morte del figlio di Giuliano, Pietro Gaetano, le carte Aulla pervennero, insieme a quelle Prini e Prini Aulla, a Giuseppe Mazzarosa, figlio del cugino di Pietro Gaetano, Antonio Mazzarosa, e nipote di Giovan Battista Mazzarosa e di Elena Prini Aulla.
Il complesso archivistico è disordinato e privo di strumenti di corredo; è stato recentemente visitato da funzionari della Sovrintendenza Archivistica e dell'Archivio di Stato di Pisa, che hanno redatto un elenco di consistenza, che rispecchia la disposizione delle unità documentarie sugli scaffali. Le carte Aulla comprese in questo archivio costituiscono solo una parte dell’archivio Aulla , probabilmente andato diviso in occasione della lite tra le sorelle Camilla e Anna Maria che aveva sposato un Lanfranchi di Pisa.

Descrizione: L'archivio Aulla comprende:
- lettere di regnanti dirette agli Aulla (1 pezzo, secc. XVI-XVIII),
- carte di Bartolomeo Gaetano Aulla, arcade della Colonia Alfea: componimenti, poesie, drammi, attività letteraria (1 pezzo, sec. XVIII),
- contratti (2 pezzi, secc. XVI-XIX),
- carte patrimoniali: carte relative a diversi beni (1 pezzo, sec. XIX), carte relative al palazzo di via S. Frediano a Pisa (1 pezzo, prima metà sec. XIX), carte riguardanti l'amministrazione dei beni Lanfranchi di Pistoia (1 pezzo, sec. XIX), carte relative alla divisione del patrimonio Aulla tra le sorelle Camilla e Anna Maria Aulla (2 pezzi, prima metà sec. XIX),
- doti (1 pezzo, prima metà sec. XIX),
- ricevute (prima metà sec. XIX),
- albero genealogico (1 pezzo, prima metà sec. XIX).
All'archivio della famiglia Aulla sono aggregate:
- carte Vecchiani: Libro di contratti di Niccolò di Regulo di Cino Vecchiani (1 quaderno pergamenaceo, sec. XVI),

carte Carnesecchi: Libro di ricordi di Giovan Battista Carnesecchi (1 pezzo, 1589-1608),


- carte Lanfranchi: lettere di regnanti dirette ai Lanfranchi (1 pezzo, secc. XVI-XVIII), libro di ricordi di Giovan Carlo Lanfranchi e del figlio (1 pezzo, 1654-1721), lettere, componimenti poetici e teatrali di Francesco Lanfranchi (4 pezzi, sec. XIX), "lettere antiche di regnanti dirette ai Lanfranchi" (1 pezzo, secc. XVI-XVIII), "ristretto genealogico e cronologico" (1 pezzo, 1773).

Strumenti di ricerca:
Archivi familiari Prini Aulla e Rosselmini Ricciardi di Pisa. Elenco di consistenza

Strumenti di ricerca interni al fondo: "Archivio antico" (topografico, sec. XIX) "Ristretto genealogico e cronologico" dell'archivio Lanfranchi, 1773

La documentazione è conservata da:
Mazzarosa Devincenzi


Bibliografia:
A. PANAJIA e G. VEZZOSI, Memorie di famiglia. Storia, curiosità, aneddoti e cronache di antiche casate pisane, Edizioni ETS, Pisa, 1994, pp. 157-178
A. PANAJIA, Il Casino dei Nobili. Famiglie illustri, viaggiatori, mondanità a Pisa tra Sette e Ottocento, con la collaborazione di Giovanni Benvenuti, Pisa, ETS, 1996, 36

Redazione e revisione:
Biagioli Beatrice, 2011/11/24, revisione
Trovato Silvia, 2006/10/05, prima redazione
Trovato Silvia, 2009/08/27, rielaborazione

Modalità di consultazione:
L'archivio, conservato presso la tenuta dei Mazzarosa a Pontasserchio (Pisa), è consultabile su appuntamento, previa richiesta al proprietario e lettera di presentazione della Sovrintendenza Archivistica per la Toscana.

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=117053

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L'Archivio Panciatichi Ximenes d'Aragona è conservato nel Palazzo Ximenes, che si trova a Firenze in Borgo Pinti al n. 68. Accorpato alle carte della famiglia Arrigoni degli Oddi, è stato considerato di notevole interesse storico il 25 ottobre 1982. La proprietà dell'archivio è stata affidata alla 'Fondazione Arrigoni degli Oddi’,

 

 http://www.archivi.beniculturali.it/SAFI/inventari/Panciatichi.pdf

 

Soprintendenza Archivistica per la Toscana Firenze

L’archivio familiare Panciatichi Ximenes d’Aragona.

Inventario della Serie I "Documenti patrimoniali" (1319-1936)

a cura di Ethel Santacroce e Francesca Taviani

da due tesi di laurea dell’A.A. 1998-1999 

 

 Pervenuto sempre al Guicciardini, nel 1681, come erede del cugino Guidaccio di Simone Pecori, tramite sua zia Caterina che era entrata in questa famiglia. I Pecori ebbero nel Seicento, con un Guicciardini e un Carnesecchi, alcune società per il commercio della seta in Firenze. Il fondo è infatti costituito dai libri di amministrazione, che appartengono ad una serie che copre il periodo che va dal 1484 al 1691, dai libri di banco e da alcuni documentiche vanno dal 1367 al 1691 (APX, Fondo Panciatichi, Cass.LII, n.31bis).

 

 Al fondo dei Panciatichi si aggiunse anche quello, consistente, dei Del Rosso. Anche questo fondo è corredato di un indice alfabetico e comprende i documenti familiari e patrimoniali sia dei Del Rosso che dei Carnesecchi. I documenti di quest’ultima famiglia erano pervenuti all’archivio Del Rosso attraverso Sestilia Del Rosso

 Sestilia, vedova di Francesco Carnesecchi, alla sua morte, avvenuta il 19 agosto 1724 (APX, Fondo Del Rosso, affari diversi, n.126), lasciò erede suo fratello Giovanni Andrea Del Rosso, con testamento del 31 marzo 1721, rogato dal notaio lacopo di Giovanni Vinci (APX, Fondo Del Rosso, f.2 di testamenti, n.71). Giovanni Andrea aveva un figlio, Marco, che il 19 aprile 1784 sposò Giulia Panciatichi, nata il 12 aprile 1763, per una dote di 17000 scudi (APX, Fondo Panciatichi, Cass.XXII n. 17).

 

In realta' e' giusto cosi : Giovanni Andrea aveva due figli Marcantonio Del Rosso e Francesco vedi lapide a Cascia

 

Giulia (1765-1823) Panciatichi aveva infatti sposato, il 19 aprile 1784, Marcantonio Del Rosso (APX, Fondo Panciatichi, Cass.XXII n.17), con il quale, insieme al fratello

Francesco, canonico della Metropolitana fiorentina, la famiglia dei Del Rosso da Signa si estinse (ASF, Raccolta genealogica Sebregondi 4604). In APX, Fondo Panciatichi,

Cass.XLVI, n.25, si legge lo stato ereditario di Giulia di Niccolò Panciatichi, vedova dei cavaliere Marco Del Rosso.

 

Indice alfabetico e cronologico delle scritture provenienti dalla Nobile Famiglia Del Rosso nell'archivio della Nobil Casa Panciatichi, finite di riscontrare e di registrare le

tuttora esistenti nell'anno 1890, contenente 40 pergamene, scritte di affari diversi , processi, testamenti, libri di contratti dal 1367 al 1801

 

http://www.archivi.beniculturali.it/SAFI/inventari/Panciatichi.pdf

 

L'eredita' Del Rosso passa agli Orlandini ???

 

Del Rosso

Luogo: Firenze
sec. XIV - sec. XVIII

Il 27 gennaio 1777, il balì Lorenzo Ottavio Del Rosso e i suoi figli cavaliere Giovanni Andrea e senatore Francesco ottengono l'ascrizione al patriziato fiorentino.

Intestazioni:
Del Rosso, Firenze, sec. XIV - XVIII, SIUSA

I Del Rosso trassero origine da un Antonio di Antonio di Signa, vetturale, e discendevano da un Puccino di Lotto, squittinato al priorato nel 1381. Rosso di Antonio (1578-1656) fu commendatario per l'Ordine di S. Stefano ed ebbe Giovanni Andrea (1633-1795), marito di Maria Maddalena Grifoni, da cui Marco Antonio (1679-1736). La figlia Sestilia (+ 1724) si sposò con Francesco Carnesecchi, erede dei beni paterni che passò alla moglie (testamento del 14 maggio 1691); il figlio Giovanni Andrea ebbe Marco, marito di Giulia Panciatichi Ximenes de Aragona.


Bibliografia:
AGLIETTI MARCELLA, Le tre nobiltà. La legislazione del Granducato di Toscana (1750) tra Magistrature civiche, Ordine di Santo Stefano e Diplomi del Principe, Pisa, ETS, 2000, 246
Archivi dell'aristocrazia fiorentina. Mostra di documenti privati restaurati a cura della Soprintendenza Archivistica per la Toscana tra il 1975 e il 1989, catalogo della mostra, Firenze, Acta, 1989, 44

Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2005/10/13, prima redazione

*** La figlia Sestilia (+ 1724) si sposò con Francesco Carnesecchi, erede dei beni paterni che passò alla moglie (testamento del 14 maggio 1691);

 

 

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=208630

 

Bocchineri, famiglia

fondo

Estremi cronologici: sec. XV - 1856

Consistenza: Unità 47: 13 registri, 34 filze.

Storia archivistica: Nell'aprile 2003, è apparsa sulla stampa la notizia della vendita all'asta dei beni mobili degli eredi della famiglia Tolomei Pacchiani Quentin conservati nel castello di Monteacuto nei pressi di Bagno a Ripoli, tra i quali era compreso l'archivio ("La Nazione", 27 aprile 2003). A una tempestiva indagine della Soprintendenza Archivistica per la Toscana, risultò che l'archivio conservava le carte della famiglia Bocchineri e alcuni fondi aggregati, fra cui carte degli Antonori, e l'intera raccolta è stata sottoposta a vincolo (n. 796 del 27 ottobre 2003). Dopo alcune trattative e la riununcia dello Stato al diritto di prelazione, l'asta ha assegnato il fondo agli attuali proprietari.
Il motivo per cui le carte Bocchineri si trovassero presso i Tolomei di Monteacuto è il seguente: il figlio di Marianna Bocchineri e di Francesco Maria Baldovinetti, Giovanni (+ 1814), fu l'ultimo maschio della sua famiglia. Una delle quattro figlie, Teresa, che ereditò dalla nonna il nome e i beni dei Bocchineri, sposò Luigi Tolomei, la cui famiglia era proprietaria della Fattoria di Monteacuto. Le carte Antinori sono arrivate in archivio a seguito del matrimonio di Domenico Andrea con Maria Maddalena Antinori (+ 1802).

Descrizione: Ai documenti Bocchineri e Antinori se ne aggiungono altri relativi alla famiglie Gherardacci, Guerrieri, Del Rosso, Carnesecchi, Salvatici, Nerli.
Filze numerate:
Bocchineri, buste segnate filze I-XXVII, di cui mancano i nn. X, XIX
Libro dei pigionali delle case di Prato, 1 registro (1777-1779)
Amministrazione Bocchineri Baldovinetti Tolomei Gucci:
- Marianna Bocchineri, 8 registri (1802-1821)
- Libro dei mandati, 1 registro (1824)
- Amministrazione di casa (1834-1835)
- Teresa Baldovinetti Bocchineri (1837-1850)
- Luigi Tolomei Gucci (1852-1856)
Causa Veneziani:
- Graduatoria Veneziani, 1 registro (1855)

Ordinamento: Le serie principali sono state ricomposte sugli scaffali secondo la numerazione antica impressa alle singole unità archivistiche.

Informazioni sulla numerazione: Il fondo riporta per la sezione delle filze, una numerazione con numeri romani (da I a XLIV), con alcune lacune.

Documentazione collegata:
Archivio Baldovinetti Tolomei di Marti, Carte Bocchineri, La documentazione vi è conservata in virtù del matrimonio fra Marianna Bocchineri e Francesco Maria Baldovinetti di Poggio (aprile 1777) e si trova nelle serie delle Carte personali e della Corrispondenza di Marianna Bocchineri e, passim, nella sezione delle Scritte patrimoniali.

La documentazione è stata prodotta da:
Bocchineri

La documentazione è conservata da:
Antinori


Redazione e revisione:
Insabato Elisabetta, 2006/01/18, revisione
Romanelli Rita, 2005/09/05, prima redazione

Modalità di consultazione:
Dietro richiesta ai proprietari e con lettera di presentazione della Soprintendenza Archivistica per la Toscana.


http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=208630

 

 

 

 

 

http://www.archiviodistato.firenze.it/memoriadonne/cartedidonne/cdd_10_pera.pdf

 

 

ISABELLA PERA

CARTE DI FAMIGLA PRESSO L’ARCHIVIO DI STATO DI PISA

Nuclei di carteggi femminili negli archivi della provincia di Pisa

 

 

ARCHIVIO FAMIGLIA ALLIATA_________________________________________________ 2

ARCHIVIO FAMIGLIA CAPPELLI - DEL MOSCA __________________________________ 4

CARTEGGIO CENTOFANTI _____________________________________________________ 5

CARTE DI LORENZO NELLI ___________________________________________________ 23

ARCHIVIO UPEZZINGHI DEPOSITO RASPONI___________________________________ 24

MISCELLANEA DI ARCHIVI PRIVATI DIVERSI __________________________________ 71

CARTE DELLA BIBILOTECA GUARNACCI DI VOLTERRA

ARCHIVIO MAFFEI___________________________________________________________ 72

ARCHIVI PRIVATI DI FAMIGLIA

ARCHIVIO RUSCHI (CALCI) ___________________________________________________ 77

ARCHIVIO BALDOVINETTI TOLOMEI MAJNONI (MARTI) ________________________ 80

ARCHIVIO INGHIRAMI (VOLTERRA)

 

 

 

ARCHIVIO BALDOVINETTI TOLOMEI MAJNONI (MARTI)

Fondo documentario di Massimiliano Majnoni

Corrispondenza di Massimiliano Majnoni

Lettere di Parenti

Filza 60

- 1 pacco di lettere della contessa Cecilia Luranni Carnesecchi, sorella di Margherita Greppi

  • 1913-1947 (35 lettere)

 

http://www.archiviodistato.firenze.it/memoriadonne/cartedidonne/cdd_10_pera.pdf

 

 

 

 

 

 

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?RicLin=en&TipoPag=comparc&TuttoAperto=0&Chiave=227911&RicSez=fondi&RicVM=indice&RicTipoScheda=ca

 

Testamenti

serie

First and last date: 1317 - 1878

Consistence: Number of items 3: 3 buste

Archival history: La documentazione riguarda i testamenti di casa Frescobaldi, solo raramente conservati in originale, ma anche quelli delle famiglie imparentate o in rapporto con i Frescobaldi per affari in corso: Acciaiuoli e Toriglioni; Albizi, Almeni, Arrighetti, Bardi, Bartolacci, Becci, Benci, Benivieni, Bettini, Buonaccorsi, Carnesecchi, Canigiani, Catani, Cervini, Cocchi, Del Buono, Dell'Antella, Donati, Fabbri, Gazzetti, Gianfigliazzi, Giovannini, Guidi, Lapi, Lenzi, Manetti, Maringhi, Martini, Mazzinghi, Medici, Minerbetti, da Montecastello, Morandini, Neri, Palamedi, Paolini, Portigiani, Ricasoli, Rosselli del Turco, Sacchetti, Salvi, Sezzani, Soderini, Strozzi, Tarlati, Tedaldi, Tosi, Villani, Zanchini.

Organization: Durante il recente riordino dell'archivio (Marcelli, 2006), è stato tenuto fermo l'ordine settecentesco.

Information on numbering items: La segnatura delle filze della serie impressagli al momento dei riordini sette e totocenteschi è chiusa: Filze I- III. La numerazione moderna, continua per tutto il fondo documentario, va da 49 a 51.

Finding aids:
Ilaria Marcelli, "Inventario dell'Archivio Frescobaldi"

Finding aid in the fond: "Inventario di tutte le scritture , che si ritrovano nell'Armadio dello Scrittoio, 1745" (n. 9). Filzette dell'Inventario Portatile con indici alfabetici in due Tomi, sec. XVIII-XIX (nn. 2678-2684.

The documents were created by:
Acciaioli, ramo di Adoardo di Agnolo
Buonaccorsi Pinadori
Frescobaldi
Maringhi

The documents are kept by:
Frescobaldi

Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio


Editing and review:
Romanelli Rita, 2007/03/09, prima redazione

http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?RicLin=en&TipoPag=comparc&TuttoAperto=0&Chiave=227911&RicSez=fondi&RicVM=indice&RicTipoScheda=ca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Archivio del Commissariato di Pisa

Inventario

http://www.archivi.beniculturali.it/ASPI/documenti/ARCHIVIO%20DEL%20COMMISSARIO.pdf

100 Filza di atti civili di Cristofano Carnesecchi 1587-1588

441 Filza di Atti Civili di Cristofano Carnesecchi 1588-1589

442 Filza di Atti Civili di Cristofano Carnesecchi 1588-1589

443 Filza di Atti Civili di Cristofano Carnesecchi 1589

 

 

 

 

 

Soprintendenza Archivistica per la Toscana

Firenze

L’archivio familiare

Panciatichi Ximenes d’Aragona.

Inventario della Serie I

"Documenti patrimoniali"

(1319-1936)

 

Panciatichi Ximenes d'Aragona - Archivi

 

 

Pervenuto sempre al Guicciardini, nel 1681, come erede del cugino Guidaccio di Simone

Pecori, tramite sua zia Caterina che era entrata in questa famiglia. I Pecori ebbero nel

Seicento, con un Guicciardini e un Carnesecchi, alcune società per il commercio della seta

in Firenze. Il fondo è infatti costituito dai libri di amministrazione, che appartengono ad una

serie che copre il periodo che va dal 1484 al 1691, dai libri di banco e da alcuni documenti

che vanno dal 1367 al 1691 (APX, Fondo Panciatichi, Cass.LII, n.31bis).

 

 

 

 

 

ARCHIVI DI FAMIGLIE E DI PERSONE

Materiali per una guida

III

Toscana - Veneto

 

http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/Strumenti/Strumenti_CLXXXIII.pdf

 

Nella nobile famiglia Panciatichi, di origine pistoiese trasferitasi a Firenze dal sec.

XVI, confluì l’illustre casato portoghese Ximenes d’Aragona, estintosi nel 1816, con

la morte di Ferdinando, la cui sorella Vittoria aveva sposato Niccolò Panciatichi nel

1762; con rescritto sovrano del 4 ottobre 1816 i Panciatichi assunsero cognome e stemma

degli Ximenes. Il complesso documentario, che è stato oggetto di un intervento di

recupero, è costituito da vari fondi, pervenuti per vicende patrimoniali. Il nucleo a), di

proprietà Arrigoni degli Oddi, comprende carte delle seguenti famiglie: Panciatichi, poi

Panciatichi Ximenes d’Aragona (pezzi 500, sec. XV-1928 e mappe 80) con scritture di

interesse araldico nobiliare, tra cui la storia della famiglia di A. M. Biscioni (voll. 2,

sec. XVIII); Ximenes d’Aragona (pezzi 166, 1590-1894) con atti riguardanti il feudo

di Saturnia; Del Rosso Carnesecchi di Signa (pezzi 66, 1502-1890), con carte delle

famiglie Rosselmini di Pisa e Porcellotti di Roma. Sono presenti libri di amministrazione

delle numerose fattorie, tra cui Leccio e S. Mezzano, Spedaletto, Quarrata, Pianfranzese,

Scandicci e Cerbognale. Le carte più recenti si riferiscono alla gestione patrimoniale

di Marianna Panciatichi Paulucci, sorella di Gualtieri (nato nel 1836), ultimo

della linea maschile del casato. Il nucleo b), donato nel 1883 all’Archivio di Stato fiorentino

da Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, contiene i fondi Guicciardini,

Valori (secc. XIV-XVII) e Pecori (secc. XV-XVII) pervenuti nella prima metà del sec.

XVIII per vicende ereditarie e comprendenti atti di amministrazione patrimoniale e

delle compagnie mercantili di tali famiglie, nonché carteggi di vari esponenti, tra cui il

cardinale Bandino Panciatichi (1669-1718) e Francesco Ximenes d’Aragona, residente

toscano a Venezia dal 1658 al 1662.

 

 

 

 

 

Inventario dell’archivio

Frescobaldi

A CURA DI ILARIA MARCELLI

(Dicembre 2007)

http://www.archivi.beniculturali.it/SAFI/inventari/Frescobaldi.pdf

 

 

50 - 1879

1648 - 1830

"Filza Seconda/ Testamenti Frescobaldi/ Dal 1648 al 1830" Questa la dicitura originale dell'esterno, la

quale è stata corretta a penna biro blu.

Il faldone contiene testamenti di esponenti di varie famiglie imparentati con i Frescobaldi o pervenuti

ad essi tramite qualche affare. Essi sono suddivisi per famiglia: Acciaiuoli e Toriglioni; Albizi,

Almeni, Arrighetti, Bardi, Bartolacci, Becci, Benci, Benivieni, Bettini, Buonaccorsi, Carnesecchi,

Canigiani, Catani, Cervini, Cocchi, Del Buono, Dell'Antella, Donati, Fabbri, Gazzetti, Gianfigliazzi,

Giovannini, Guidi, Lapi, Lenzi, Manetti, Maringhi, Martini, Mazzinghi, Medici, Minerbetti, da

Montecastello, Morandini, Neri, Palamedi, Paolini, Portigiani, Ricasoli, Rosselli del Turco, Sacchetti,

Salvi, Sezzani, Soderini, Strozzi, Tarlati, Tedaldi, Tosi, Villani, Zanchini. Da notare come alcuni

documenti siano in copia oppure siano semplici ricordi.

 

 

 

SERIE III, Fi, Palazzi, n.74

1 Guido Carocci, Arte e storia in Toscana. I Palazzi Fiorentini, in "Arte e storia", XVII,

http://www.archivi.beniculturali.it/SAFI/inventari/Poggi.pdf

 

 

Capitolo della Cattedrale di Firenze - Archivi

www.archivi.beniculturali.it/SAFI/inventari/CapitoloCattedraleFirenze.pdf

http://www.archivi.beniculturali.it/SAFI/inventari/CapitoloCattedraleFirenze.pdf

 

Inventario dell’Archivio della famiglia Guadagni

di Firenze

a cura di Rita Romanelli

(2007)

http://www.archivi.beniculturali.it/SAFI/inventari/Guadagni.pdf

 

[Atti e diplomi]

6 fogli membranacei in fascicolo.

- Costituzione di procura da parte dei mercanti fiorentini Ludovico Carnesecchi e Bartolomeo Lanchisi (Parigi

14 luglio 1582).

 

 

 

 

Amministrazione dell'eredità del canonico Piero di Francesco Carnesecchi. 516. Serie - Debitori e creditori. 517. Serie

 

Inventario dell’Archivio

Baldovinetti Tolomei di Marti

a cura di

Rita Romanelli

(1996-1997)

 

http://www.archivi.beniculturali.it/SAFI/inventari/Baldovinetti.pdf

 

39. Protesta di una cambiale di Aynard Chevallier per Lorenzo Strozzi,

contro Giovan Battista Carnesecchi e Simone Panciatichi

2.9.1534, Lione

 

 

Inventario dell’archivio Albizi

a cura di Ilaria Marcelli

(marzo 2008)

http://www.archivi.beniculturali.it/SAFI/inventari/Albizi.pdf

95 1358 4 Filza XII - 1640 Regg. e atti riguardanti il processo di Luca di

Girolamo contro i mallevadori di Carnesecchi

e Cateni, cassiere e sottocassiere dei Nove

per un ammanco di cassa fatto dal Cateni

1640 segg. Busta

 

 

Amministratori del Conservatorio (Jacopi, Campana, Fortini), contro lo speziere Carnesecchi, c.s.. 1822-1823

INVENTARIO DELL'ARCHIVIO DELLA PROPOSITURA DI SERVEZZA

www.archivi.beniculturali.it/SAFI/inventari/SeravezzaPropositura.pdf

 

OSPEDALE CAMPANA

Il nucleo dell’Ospedale Campana di Seravezza consiste nel palazzo seicentesco dell’omonima famiglia. Ranieri Campana nel 1788 aveva riservato, nella propria

abitazione, alcune stanze per il ricovero degli anziani, degli orfani e degl’inabili, e fondato il Conservatorio. Solo pochi anni dopo, Francesco Campana lasciò tutti i suoi

beni allo scopo di istituire un vero e proprio ospedale cittadino, il cui statuto fu approvato nel 1831. L’edificio venne ristrutturato dall’architetto Bernardo Giacometti di Viareggio

che, al centro dell’ala nord, inserì la cappella di S. Ranieri. L’asilo femminile Campana venne costituito sul modello di quello maschile Delatre e trovò sede in un edificio della

limitrofa via Torcicoda, donato a tale scopo all’Ospedale dai coniugi Pellizzari.

 

635 Saldi del Conservatorio e della Spezieria, c.s. 1821-1822

 636 Documenti che riguardano la Spezieria del Conservatorio, c.s. 1822

 637 Amministratori del Conservatorio (Jacopi, Campana, Fortini), contro lo speziere Carnesecchi, c.s. 1822-1823

  

 

L’EDUCATORIO DI FULIGNO DI FIRENZE: IL SUO ARCHIVIO, LA SUA STORIA

 

58 (sic). Maria Giovanna Carnesecchi

* Busta c.s., cm. 33x23x12,5, contenente i seguenti fascicoli (1833-1834):

1. Inventario della biancheria (1833)

2. Maria Giustina Giachetti, Fanny Parigi e Maria Luisa Gucci

3. Tancredi Fontebuoni Cassiere

4. Maria Geltrude Gonnelli

5. Giuseppe Del Pilo debitore

6. Cristina Maria Giovanna Carnesecchi

 

 

ARCHIVIO STORICO DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI FIRENZE

INVENTARIO (1768-1963)

a cura di Rita Romanelli (2002-2004)

http://www.archivi.beniculturali.it/SAFI/inventari/CameradiCommercioFirenze.pdf

5 [35] 1857 - 1860

Filza 8 di lettera H della Camera di

Commercio riguardante il Patrimonio delle

Gualchiere e Tiratoi

109 fascicoli, contenuti in busta n° 35.

Con rubrica alfabetica (oggetto delle pratiche).

‘Affari’ numerati in origine da 1 a 103.

Si segnala la presenza di documentazione relativa alla costruzione in corso del Palazzo della Camera,

come sede della Borsa Valori, della Banca nazionale Toscana e dell’Uffizio di Stagionatura delle sete.

La lettera del 2 giu. 1858 del tintore Giovanni Carnesecchi, ha la trascrizione dattiloscritta (1962 ca.).

I nomi posti in indice sono tratti dal repertorio alfabetico.

314

 

 

Contiene anche, a stampa:

Decreto reale e regolamento per la imposta sugli esercenti industrie e commerci, a cura della Camera di

commercio di Firenze, Tipografia Carnesecchi, Firenze 1874;

 

Lista elettorale del Comune di Firenze, in preparazione delle elezioni del 4 dic. 1870.

Contiene anche, a stampa, Lista generale degli elettori ed eligibili per l’Anno 1870 distinti per

circondari amministrativi, Tipografia Carnesecchi Firenze 1870, in 4 copie; "Spoglio generale dei

risultati ottenuti nella votazione per le Elezioni commerciali per l’anno 1870".

Mediocre leggibilità.

 

 

Liste elettorali - anno 1876

Fascicoli, contenuti in busta.

Lista generale degli elettori ed eligibili per l’Anno 1876 distinti per sezioni elettorali, Tipografia

Carnesecchi, Firenze 1876, in 5 copie a stampa; fascicoli intestati ai singoli Comuni di: Borgo S.

Lorenzo, Campi Bisenzio, Empoli, Pontassieve, Pistoia, Prato, S. Casciano Val di Pesa, S. Miniato,

Rocca S. Casciano.

Mediocre leggibilità.

 

 

Liste elettorali - anno 1888

Fascicoli, contenuti in busta.

Nell’indice alfabetico dell’archivio, la ‘filza’ è così descritta: "190, da 1 a 8. Elezioni commerciali. 1.

Stampati vari. 2. Ricevute dei Comuni. 3. Nomi da aggiungere p. 1889. 4. Verbali. 5. Liste. 6. Spoglio

generale. 7. Affari generali. 8. Partecipazioni e nomine.

Le carte dei fascicoli sono da sfogliare*** e quindi esclusi dalla consultazione, ad eccezione di un

volume a stampa con Lista generale degli elettori ed eleggibili per l’anno 1888 distinti per sezioni

elettorali, a cura della Camera di commercio ed arti di Firenze, Tipografia Carnesecchi, Firenze 1888.

Le sezioni elettorali sono quelle di Firenze, Borgo S. Lorenzo, Campi Bisenzio, Empoli, Pistoia,

Pontassieve, Prato in Toscana, Rocca S. Casciano, S. Casciano Val di Pesa, S. Miniato; nell’elenco,

diviso per Comune di appartenenza, sono segnati il nome dell’imprenditore con il patronimico, la sua

età, i "generi di commercio, arte o professione esercitata".

Mediocre leggibilità.

 

Ordinamento

della pubblica mediazione e regolamento per la Borsa di Commercio di Firenze, Tipografia Carnesecchi,

Firenze 1870;

 

Facchini di Dogana di Firenze. Loro istanza

per modificazioni al Regolamento speciale e

provvisorio

Contiene anche opuscolo a stampa Ordinamento del servizio dei facchini di Dogana, a cura

della Camera di commercio ed arti di Firenze, Tipografia Carnesecchi, Firenze 1882.

Fascicolo da sfogliare***, escluso dalla consultazione.

 

Stanza di compensazione

Contiene riepiloghi delle liquidazioni giornaliere e, a stampa, la Relazione del Consiglio di

vigilanza sul nono esercizio (1893), Tipografia Carnesecchi, Firenze 1894.

 

 

Corrispondenza con il Consorzio nazionale per

il Credito agrario di miglioramento inerente la

concessione del mutuo

Contiene anche il Bilancio preventivo per il 1931 del Consiglio provinciale dell’Economia

di Firenze, a stampa, Carnesecchi e Figli, Firenze 1930.

 

 

 

 

ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO

Censura teatrale e fascismo (1931-1944)

La storia, l'archivio, l'inventario

a cura di

PATRIZIA FERRARA

http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/Strumenti/Strumenti_CLX_1.pdf

 

 

Carnesecchi Alfredo

(<Il mercante di felicità, 1932". T/Commedia. (298/5445)

 

  

 

 

 

http://www.archiviodistato.firenze.it/inventari/m/bigallo/dati/repertorio.html

MONTE DI PIETÀ NEL BIGALLO

Archivi delle Famiglie - Carnesecchi

Num 989

 

Registro intitolato "debitori e creditori di Francesco Carnesecchi", segnato di lettera B
Mag.1611 - 1619

 

 

 

 

 

 

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