Storia della ricerca genealogica sui Carnesecchi

 

 

 

Origini dei Carnesecchi 

 

Si ritiene che i Carnesecchi discendano da Durante di Ricovero taverniere del popolo di Santa Maria Maggiore e Priore nel 1297

Si ritiene che Pero di Durante Priore nel 1319 , sia suo figlio

Si ritiene che i Carnesecchi discendano da questo Pero di Durante

Si ritiene che i Carnesecchi assumano questo cognome intorno al 1380

 

 

Queste convinzioni trovano la loro giustificazione :

In una lapide presente in Santa Maria Novella che lega Durante di Ricovero ai futuri Carnesecchi

In un registro dei morti

 

A pag. 107 del libro del Fineschi nel capitolo dedicato alle memorie del cimitero antico in Santa Maria Novella , la descrizione delle tombe così continua:

"... nel rientrare nell' antico cimitero trovasi il monumento degli Attavanti, e dei Toschi.

Si entra poi nella Cappella della SS. Nonziata, edificata a spese di Bice, moglie di Filippo Strozzi.

Sceso di poi lo scalino della porta si trova un monumento senza lettere, poi quello degli Spinellini, sopra il quale vi è una Madonna con bambino.

Poi: Giotti..., Lucalberti..., Belacqua..., Dell' Antella..., de' Nuzzi..., de' Carnesecchi con l'arme e queste lettere:

" SER PIERO DI DURANTE RICOVERI ET FILIORUM "

 

Questa lapide evidenzia uno stemma praticamente uguale a quello dei Carnesecchi

Questa lapide mostra in modo apodittico i legami tra Ricovero , Pero e i Carnesecchi

 

 

 

 

Fotografia contenuta nel Ceramelli Papiani ( per la cortesia del dr Paolo Piccardi )

 

 

 

A rafforzare il legame tra Pero e i Carnesecchi esiste una cartapecora

Nella filza conservata in ASF e numerata col 625 cioe' nel "il Sepoltuario fiorentino" del Rosselli manoscritto degli anni intorno al 1650 si legge :

"Segue un registro di Morti stati anticamente seppelliti in questa chiesa di S.Maria Novella, cavato da un Libro che è appresso a Frati di questo convento scritto in cartapecora e ripartito secondo l’ ordine de giorni de 12 mesi dell’ anno

elenco Morti S.M.N segue un lungo elenco:………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

…………………………………………………………..e a pag.796………………. Aprilis 1363 ………….Filippo di Pero Carnesecca ……….pop. S. Marie Maioris

E' presumibile si tratti di Filippo di Pero di Durante morto appunto nel 1363 . In questo caso se ne potrebbe dedurre che Pero di Durante fosse detto " il Carnesecca " e quindi come conseguenza da questo suo soprannome e' probabile prendano il nome i Carnesecchi

 

 

Come e quando si e’ giunti alla conclusione ?

 

Su queste basi si e’ giunti a fissare nel Taverniere Durante di Ricovero il primo dei Carnesecchi genealogicamente identificabile

 

Io non so di alcun altro documento che leghi i Carnesecchi a Pero di Durante e quindi tantomeno a Durante di Ricovero

 

Le linee genealogiche da me ricavate tendono ad evidenziare Grazino di Durante e Matteo di Durante ma non Pero e non ho trovato documenti per dimostrare che Pero, Matteo e Grazino fossero fratelli

 

 

 

 

 

 

 

 

La ricostruzione genealogica sui Carnesecchi che fissa i termini alle conoscenze attuali , termina nel 1625

 

Francesco Segaloni (1565-1630), secrétaire des "Riformagioni", commence à réunir chez lui une petite académie de "gentilshommes", "où l'on discourait de familles florentines, de leur origine, de leur arbre généalogique, des charges politiques qu'elles avaient remplies". Le petit groupe travaille, plus ou moins régulièrement, jusqu'à la mort de Segaloni, en1630.

 

 

Priorista del Segaloni

Qui Durante di Ricovero compare come primo dei Priori Carnesecchi senza alcuna spiegazione (nella trascrizione di Roberto Segnini )

 

 

Anno

 

 

 

 

 

 

 

Carnesecchi

Dom

1297

Durantis

Ricoveris

 

 

Tavernarius

Drago

Feb.

"

1319

Perus

 

 

Durantis

 

 

Apr.

"

1342

Braccinus

Peris

 

Durantis

 

 

Ag.

S.Giov.

1349

Braccinus

Peris

 

Durantis

 

 

Jan.

"

1353

Braccinus

Peris

 

Durantis

 

 

Jul.

"

1354

Filippus

Peris

 

Durantis

 

 

Mar.

"

1358

Bertus

Grazinis

 

Durantis

Spetiarius

 

Maj.

"

1359

Nicolaus

Mattheis

 

Durantis

Spetiarius

 

Jan.

"

1361

Filippus

Peris

 

Durantis

 

 

Jul.

"

1381

Nicolaus

Mattheis

 

Durantis

 

 

Maij.

"

1391

Zenobius

Bertis

Grazinis

Carnesecchis

 

 

Jan.

"

1397

Joannes

Nicolais

Mattheis

Carnesecchis

 

 

Maij.

"

1399

Paulus

Bertis

Grazinis

Carnesecchis

 

 

 

 

………………………………………………………………………………………………………………………

 

 

 

 

Il Segaloni per primo tra i prioristi fa iniziare la serie dei Priori riconducibili ai Carnesecchi a Durante di Ricovero e a far cio’ si basa :

 

A Sul Sermantelli che per primo pone in rilievo la lapide in Santa Maria Novella e questo nel 1617

 

B Sul Monaldi :

 

Nel 1607 il Monaldi introduce un discorso molto particolare

( nella trascrizione della dottoressa Laura Cirri : )

La famiglia dei Carnesecchi discese da……………, e già si dissero Duranti, fu reputatissima stirpe, gradita di 11 Gonfalonieri e 50 Priori; avendo più Magistrati, Casamenti dove per loro il Canto de Carnesecchi si chiama, il primo de Priori fu nel 1319 Piero di Durante, e l’altro nel 1530 fu Andrea di Paolo, …………….

L’Arme loro si trova in traverso sghembo nel celeste campo e di sotto un rocco in guisa un giglio.

Ma una parte di loro già detti Ricoveri similmente onorevoli cittadini e più che civili onori conseguirono nella Repubblica fiorentina, tennero due liste d’oro solamente, nel resto come sopra.

 

 

 Quest'ultimo periodo e' particolarmente enigmatico ! il Monaldi parla e descrive lo stemma dei Ricoveri con precisione facendo intendere di averlo visto . Lo stemma di Santa Maria Novella presenta pero’ 4 liste d’oro non due

Il Monaldi ha forse visto qualche altra lapide ?

I Ricoveri sono una famiglia mai esistita ! ( non debbono esser confusi coi Ricoveri - Caccini )

 

 

 

Gia' nel 1624 ( ma molto probabilmente in conseguenza degli studi del Segaloni )

 Nel libro di Bruno Casini : " I Cavalieri di Pistoia,Prato e Pescia membri del sacro militare ordine di S.Stefano papa e martire " edizioni ETS pagine 361-363

487

Giovanni Francesco Buonamici di Prato discese, da parte del padre, dal cavaliere Pietro del cavaliere Buonamico Buonamici, e, da parte della madre, da Lucia, figlia di Lorenzo di altro Lorenzo Carnesecchi e di Dianora di Niccolaio Neretti di Firenze.Il detto Giovan Francesco supplicò il granduca di concedergli di fare le provanze de vita et moribus oltre a quelle dei quarti materni per ottenere l'abito di cavaliere milite dell'Ordine di S. Stefano e per essere investito della commenda di suo padronato, vacata a seguito della morte di suo padre cavaliere Pietro. Il 4 maggio 1624, si svolse il processo della vita e dei costumi davanti a Ridolfo Landi, vicario generale del cardinale Medici, proposto di Prato, e al cavaliere Giovanni Battista Bicicci; testimoni furono: Alberto Bizzi, gonfaloniere di Prato, Giovanni Benintendi, dottore di legge, Vannozzo Rocchi, Ferrante Ferracani e Lazzero Migliorati.Il 12 e 14 giugno 1624, si svolse il processo per le provanze di nobiltà delle famiglie Carnesecchi e Neretti, per disposizione dell'auditore Niccolò dell'Antella, davanti ai notai Andrea di Filippo Valentini e Agostino Cerretesi; testimoni furono: Agnolo di Carlo Niccolini, senatore fiorentino, Orazio di Giovanni Battista Gianfigliazzi, senatore fiorentino, e Piero di Lionardo Pescioni, nobile fiorentino.

I dodici cavalieri del consiglio elessero commissari i cavalieri Giovanni Battista Bandinelli ed Enrico Oltrana per vedere le risultanze processuali e riferire al consiglio quello che sarebbe dovuto essere rappresentato al granduca. Il 9 luglio 1624, i detti dodici inviarono una informazione al granduca, nella quale esposero che il supplicante aveva giustificato, per mezzo di testimoni esaminati dal vicario generale della terra di Prato, che discendeva legittimamente; che era di vita cristiana e di costumi onorati; che era dottore di belle lettere; che aveva l'età di anni 32; che allora era in Germania segretario di monsignor Carlo Carafa, nunzio presso la Maestà Cesarea; che aveva sposato una donna dei Bocchineri; che, per altri testimoni esaminati in Firenze, aveva provato che discendeva, per madre, dalla famiglia Carnesecchi e, per ava materna, da quella dei Neretti, ambedue famiglie nobili in detta città; che i Carnesecchi avevano avuto 11 gonfalonieri e 49 priorí dal 1297 al 1530 e dal 1532 fino ad allora 7 senatori; che i Neretti avevano avuto 9 persone che in tempi diversi (1447-1530) avevano riseduto 15 volte tra i priorí; che egli supplicante aveva servito in Roma per segretario dell'ambasciata il marchese Guicciardíni e che allora serviva in Germania come segretario del nunzio apostolico. Il 1 settembre 1624, con un rescritto granducale fu disposto: "Diasegli l'abito di cavaliere milite et sia investito della commenda".Il 4 ottobre 1624, il detto Giovanni Francesco prese l'abito di cavaliere milite dell'Ordine di S.Stefano, come successore in commenda di suo padronato, in Firenze, per mano del gran priore Armeni.

Nel 1624 si dice che i Carnesecchi avevano avuto 11 gonfalonieri e 49 priorí dal 1297 al 1530 e dal 1532 fino ad allora 7 senatori

Nel 1297 fu priore appunto : Durante Ricoveri tavernarius Priore delle Arti 15/02--14/04 1298 (Porte Domus)

 

 

 

 

 

 

Il primo ottobre 1561 ,il papa Pio IV approvo' il Sacro Militare Ordine di S.Stefano

I Cavalieri di santo Stefano dovevano provare la loro nobilta' e quindi costruire le loro genealogie

Credo sia stata questa l'occasione in cui i Carnesecchi come tanti altri costruirono le loro genealogie , prima ritengo conoscessero ben poco loro stessi delle loro origini

 

Un albero genealogico

 

 

Ho dal Dr. Lorenzo Fabbri Archivista
Opera di S. Maria del Fiore Via della Canonica, 1 50122 Firenze

 

Un Pietro Carnesecchi, ( Piero di Francesco di Ridolfo ) omonimo di quello processato dall'Inquisizione, vive nel primo Seicento

è vicario dell'arcivescovo di Firenze Alessandro Marzi Medici e canonico del Duomo ;

Molte carte di questo Carnesecchi sono nell'archivio del capitolo della cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze;

Tra queste carte anche molte carte di famiglia tra cui un albero genealogico : scaffale Q266

 

Dopo aver preso visione di questo albero genealogico

Piero di Francesco di Ridolfo Carnesecchi e' canonico del Duomo dal 1605 e muore 1634

Questo albero genealogico dei Carnesecchi e' databile tra la nascita e la morte di Piero

E' evidente che riflette le convinzioni di quegli anni

Ho il dubbio che l'albero servisse a dipanare qualche briga legale

Comunque l'albero e' fatto cominciare da Zanobi Carnesecchi , il figlio di Berto di Grazino ,

figli di Zanobi sono Berto e Manetto

figli di Berto :Zanobi , Paolo , Francesco

figli di Manetto : Matteo , Andrea , Mariotto , Berto , Giovanni , Antonio

………………………………………………………………………………………………….

il fatto che inizi da Zanobi la dice lunga sull'incertezza delle conoscenze di allora

 

 

 

 

 

Prima di allora ( inizio 600 ) i vari Prioristi facevano iniziare la serie dei Priori da Pero di Durante nel 1319 nessuno aveva mai identificato in Durante il figlio di Ricovero

Prima del 1600 nessun priorista aveva mai associato Durante di Ricovero ai Carnesecchi

 

E’ particolarmente interessante :

 

Il Priorista Corsi Salviati studiato dalla dottoressa Laura Cirri ( che gentilmente mi ha fornito i dati relativi ai Carnesecchi ) e' databile alla fine del 1500 comunque sicuramente dopo il 1567

 

 

 

 

DURANTI CARNESECHI

 

Piero di Durante da 1/2 APRILE a 1/2 GIUGNO 1319

Braccino di Piero di Durante da 1/2 AGOSTO a 1/2 OTTOBRE 1342

 

Per quartiere di San Giovanni

 

Braccino detto GENNAIO - FEBBRAIO 1349

Braccino detto LUGLIO - AGOSTO 1353

Filippo di Piero di Durante MARZO - APRILE 1355

Filippo detto

Berto di Gratino di Piero Gonfaloniere

Nicholo di Matteo di Durante

Nicholo detto

Zanobi di Berto di Gratino

Zanobi detto

Giovani di Nicholo di Matteo

Giovani detto

Pagholo di Berto di Grazino

Pagholo detto Gonfaloniere

Pagholo detto

Pagholo detto Gonfaloniere

Pagholo detto

Cristofano di Berto di Gratino

Cristofano detto

………………………………………………

 

 

 

Qui i Carnesecchi iniziano la serie dei priorati con Pero di Durante nel 1319

In piu' le cose vengono aggiustate facendo di Berto di Grazino un figlio dello stesso Pero

  

Balzano agli occhi evidenti le conclusioni

Fino al 1567 nulla si conosceva di Ricovero : altrimenti Durante di Ricovero figurerebbe come primo Priore dei Duranti / Carnesechi nel 1297

Questo non documentato legame di figliolanza tra Gratino e Pero dice come il priorista si trovasse in difficolta' a creare un legame tra Pero , Grazino e Matteo tutti figli di un Durante

 

Berto di Grazino di Pero di Durante anziche' Berto di Grazino di Durante

 

 

 

 

 

 

 

Vincenzio Borghini (1515-1580 )

( vedi Vincenzio Borghini......."Storia della nobilta' fiorentina ,discorsi inediti o rari " a cura di J.R. Woodhouse Edizioni Marlin Pisa 1974) 

Poche righe sui Carnesecchi

Pagine 100 , 302 , 314,

Dice che i Carnesecchi gia' si chiamarono Duranti

Allega ai suoi discorsi un Priorista che fa iniziare l'elenco dei priorati dei Carnesecchi con Pero di Durante nel 1319

Vincenzio Borghini era un erudito e un genealogista abbastanza importante nel suo tempo

Le sue cognizioni sui Carnesecchi possiamo ritenere fossero le cognizioni generali

Quindi si puo' ritenere che al tempo di Borghini tutto cio' che si sapeva e gli stessi Carnesecchi sapevano era questo legame coi Duranti ed in particolare con Pero di Durante

In particolare e' pensabile non si conoscesse il nome del padre di Durante ne' quindi chi Durante fosse.

Come si arrivasse a formulare queste asserzioni che li legavano ai Duranti e a Pero ,quale genealogista per primo le formulasse, quando e su quali documenti non so .

 

 

In realta’ il dr Piccardi mi faceva notare

 

Il Manoscritto 574 è una raccolta marcata Biscioni 311 di documenti di mani diverse, tutti riguardanti ricerche genealogiche.

Vi ho trovato:

 

Carnesecchi prima di chiamavano Duranti, e poi talvolta Grazini da due nomi, Durante e Grazino.

cappella in S. Maria Maggiore

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Estratto di cronache del Borghini

Nota di alcuni che furono de' SS.ri Priori delle Arti Maggiori al tempo del popolo Grasso dall' anno 1292 al 1343 come appare dalle Riformagioni:

Andreas Cambi beccarius

Arrigus Ventura Spadarius

Durante Ricoveri Tavernarius de' SS.ri 1297 son i Carnesecchi

 

 

 

 

 

 

 La lezione del Segaloni sara' accolta dal Benvenuti e dal Mariani ( probabilmente sulla scorta di quella lapide ) e diventera' la lezione comune

 

 

E' uscito nel 2005 lo Stemmario Orsini De Marzo

Lo presentano gli autori :

Opera di Bernardo Benvenuti, priore di Santa Felicita in Firenze ed antiquario del granduca di Toscana Ferdinando II de' Medici che collazionò gli antichi stemmari e prioristi a sua disposizione con competenza e metodo, questo fondamentale stemmario fiorentino seicentesco vanta tra le proprie fonti manoscritte (molte delle quali oggi perdute) anche un Libro Antiquo dell'Arme del 1302, l'anno dell'esilio di Dante: ciò basta a dare l'idea dell'importanza documentaria di questo codice. Esso riporta, per il periodo della repubblica fiorentina intercorrente tra il 1282 ed il 1531, le armi gentilizie di tutte quelle famiglie, cittadine o provenienti dai borghi vicini, che dettero dei priori al governo cittadino: più di 1200 sono gli stemmi, disegnati ed acquerellati, raffigurati,

Quest'opera, attualmente conservata a Parigi in una collezione privata, proviene probabilmente dal Museo privato della Casa Fiorentina Antica allestito da Elia Volpi a Firenze nello storico palazzo Davanzati, i cui arredi vennero dispersi all'asta a New York nel 1916.

La sua grande importanza, al di là del pregio estetico, consiste nel riportare, per ogni stemma, le fonti: spesso lapidi o monumenti artistici di cui si è persa anche la memoria, e le relative iscrizioni, rendendo così attribuibile lo stemma ad una ben precisa famiglia.

 

Dei Carnesecchi da uno stemma diverso da quello tradizionale che e' bandato d'oro e d'azzurro e col rocco d'oro

Lo stemma raffigurato dal codice alla p. 132 "Carnesecchi" è: troncato nel 1° bandato d'argento e d'azzurro, nel 2° d'azzurro al rocco d'argento. ( ma puo' essere solo un pb di stampa )


Il compilatore annota diligentemente le fonti dello stemma:

" In S. M.a Magg.re più Capp.le e sepolture con iscriz.ne Zenobij, et Cristofori Berti de Carnesecchis 1430.

"In S. M.a novella sotto le volte per andare al Pellegrino: Ser Pero di Durante Ricoveri et filiorum."

 

 

 

 Nell'ottocento il Passerini fara' una breve sintesi delle conoscenze :

 

Da :

Marietta de' Ricci ovvero Firenze al tempo dell'assedio racconto storico di Agostino Ademollo seconda edizione con correzioni e aggiunte per cura di Luigi Passerini   Stabilimento Chiari Firenze 1845

 

Note del Passerini : nota 17………… pagina 1768……………………….

 

(17) I Carnesecchi sono originari da S. Piero a Cascia nel Valdarno superiore. Il loro vero nome fu Grazzini ( sic : Grazini alcuni ma non tutti ) , e talvolta ancora si dissero

Duranti , da un simil nome spesso usato dagli individui della famiglia ( sic : non era un nome ricorrente ). Erano osti ; e dal vendere appunto la carne secca venne ad essi il cognome

sotto il quale furono conosciuti sotto il governo repubblicano . Durante di Ricovero fu il primo priore di questa casa nel 1297 , e Andrea di Paolo ne fu il quadragesimo nono nel 1530 .

Per undici volte pervenne in questa casa la suprema carica del Comune, cioe' il Gonfalonierato di Giustizia. Uscirono dai Carnesecchi varj uomini segnalati , tra i quali noto i seguenti.

Paolo di Berto fu commissario di Pisa nel 1407 e Ambasciatore a Bologna nel 1417 ; e Bernardo di Cristofano fu nel 1451 deputato ad accompagnare Federigo III Imperatore

nel suo passaggio per il territorio della Repubblica . Ai tempi dell'assedio era la famiglia in discordia , mentre parte teneva pei Medici e parte pugnava a difesa della liberta'.

Tra i Medicei figuro' Andrea di Paolo il quale rimase carcerato per tutto il tempo dell'assedio , e dopo la resa fu arruoto alla balia che riformo' lo stato , ed eletto senatore

nel 1532 . Arruoto a quella balia fu pure Bernardo suo figlio (sic : era figlio di Andrea di Bernardo ) quelli che accettissimo a Leone X , fu da lui fatto Cavaliere di S.Pietro e

Conte Palatino , e che fu in seguito eletto Senatore nel 1546. Zanobi di Francesco fu pieno di zelo per la causa della Repubblica, ma non seppe adattarsi ai tempi ed ebbe anco mano

a riformare il Governo. ( sic ) Non cosi Lorenzo suo figlio (SIC: era figlio di Zanobi di Simone ) , il quale, mandato alla difesa di Castrocaro , vi si diporto' con tale valore da

costringere gli imperiali a levare l'assedio da Castiglione e da Marradi . Assediato sua volta in Castrocaro da Lionello da Carpi , vi si difese con accanimento , ma dove'

cedere alle preponderanti forze del suo nemico ( sic : non ando' cosi ) . Dopo l'assedio fu confinato , e gettatosi tra i fuoriusciti fu dichiarato ribelle . Figuro' molto tra questi esuli infelici , e fu

uno di coloro nei quali piu' confidavano. Berto fu uno dei Commissarj delle milizie , e dopo la capitolazione fu mandato a confine . Giovanbattista di Gherardo corse nel 1554

alla difesa della liberta' di Siena , e da Cosimo I fu condannato nel capo e nella confisca. Passato a militare in Francia fu ucciso in una battaglia contro gli Ugonotti nel 1569.

E' famoso Piero Carnesecchi protonotario apostolico , uomo distinto per letteratura ed amico di Cosimo I. Essendosi imbevuto delle opinioni dei Luterani , andava altamente

predicandole , talche' viveva in gravi disturbi con l'inquisizione e solo sicuro perche' sempre ai fianchi del Duca (sic : non ando' cosi ) . Quando il Medici si maneggio' presso Pio V

per aver titolo granducale , uno dei patti impostigli dal Pontefice si fu la consegna del Carnesecchi . Cosimo I lo fece immediatamente arrestare e condurre a Roma nelle carceri dell'inquisizione.

La fu processato ; e il 10 Agosto 1562 ( SIC : fu giustiziato il 01 ottobre 1567 ) gli fu recisa la testa e quindi abbruciato il cadavere . Otto senatori tolsero i Medici dai Carnesecchi , i quali rimasero

estinti il 23 gennajo 1756 alla morte di Ridolfo di Francesco. Usarono per arme in campo azzurro un riposo di lancia o rocco dorato , con tre bande , parimente d'oro ritirate

nel capo. Dalle loro case prese nome uno dei punti piu' segnalati della citta'.

 

 

 Michele Luzzati autore dell'articolo su Andrea Carnesecchi nel DBI : fa la medesima mia osservazione , rilevando come :

 ……….Tra i suoi figli (di Andrea di Bernardo , nato nel 1442 e commissario di Cortona nel 1498 ) e non come dice il Passerini tra i figli di Andrea di Paolo di Simone di Paolo , e' da annoverare il Bernardo che fu eletto senatore nel 1547 , da cui un Pierfrancesco senatore nel 1571 e morto nel 1576 , padre del Cristoforo eletto senatore nel 1586

 

 

 

 

 

Le stesse cose , riprese dal Passerini , dira' il Crollalanza : cioe' originari di San Pietro a Cascia . Si dissero dei Duranti e dei Frazzini ( molto probabilmente un refuso per Grazzini )

 

 

Un passaparola , non documentato , rotto solo dall'Agostini che riprendera' la lezione dell'Ammirato nelle Istorie fiorentine su Durante di Buonfantino :

I Carnesecchi appartengono a quell'ordine di famiglie fiorentine che si erano arricchite con i numerosi traffici ed avevano messo insieme una prosperosa fortuna . Essi erano imparentati

Con i Capponi , con i Velluti ,con i Palmieri , con i Lenzi ,con i Federighi , con i Morelli , con i Miniati , con i Rondinelli , con i Lanfredini , con gli Agli ,con i Pandolfini . Da questa famiglia

erano usciti in numero considerevole gonfalonieri , signori , capitani del popolo , che avevano servito la Repubblica con fedelta' e con coraggio ed avevano levato alto nome di se'.

Fino dall'anno 1299 si trova ricordato un Durante Carnesecchi ( SIC : i Carnesecchi non erano ancora cosi cognominati ) , figlio di Buonfantino , che tenne la carica di Gonfaloniere. Un Paolo Carnesecchi fu eletto dei Dieci di Balia nel 1405 , quando si trattava di ricevere la citta' di Pisa in dedizione e di impadronirsi anche delle altre fortezze. Nel 1437 riusci eletto capo della Signoria Simone Carnesecchi……….

 

 

 

 

 

Infatti

Altre teorie sulla origine dei Carnesecchi

 

 

La Firenze di fine duecento e' una citta' straboccante di abitanti , una citta' che si avvia ai centomila abitanti

Durante e' un nome in quel periodo molto usato

 

 

 Nel 1647 S.Ammirato il giovane formula una diversa ipotesi nell'edizione dell'istorie fiorentine del 1647

( anno 1299 )......il quarto gonfaloniere fu Durante figliuolo di Buonfantino giudice , << sono i Carnesecchi >>

di questa ipotesi non da prova alcuna

 

 

 

 

( Ricevo dal Dr Piccardi ) 

 

Nel terminare l' analisi dei rogiti del Biliotti mi sono imbattuto in una registrazione che già conoscerà:

n°78 Anno 1304

.................sociori dicte Societatis cedunt jura crediti contra Bertum q. Baldovini Pop. S. Maria Alberighi Duranti vinatterio fil. q. Donati Pop. S. Petri Maioris

 

Fino a qui quasi tutto normale, a parte il S. Piero anzichè S. Maria La stranezza deriva dalla nota a margine sinistro apposta dal compilatore: "Carnesecchi è degli Agli"

 

Cosa vorrà dire?

 

La calligrafia è fra la metà del 1600 e i primi del 1700.

Quello che mi ha stupito nella nota al Biliotti è l' aggiunta "è degli Agli", dopo l'annotazione Carnesecchi

S. Piero MAggiore era dalle parti di via Ghibellina e non corrisponde a S. Maria Maggiore. 

 

 

 

 

 

Tutto qui .

 

 

 

 

 

La lapide di Santa Maria Novella e’ una prova tale che normalmente porrebbe fine ad ogni discussione

 

La completa scomparsa dalla vita politica negli anni tra il 1365 e il 1380 e l’adozione negli anni intorno al 1380 del cognome Carnesecchi , fatti concomitanti con un periodo tumultuosissimo della vita politica fiorentina , accendono la mia curiosita’

Mi spingo a dire : E se la lapide fosse falsa e fosse servita ai Carnesecchi per accreditarsi un origine diversa per evitare le conseguenze di una compromissione del loro antenato coi Ghibellini o con i Bianchi ?

E’ un ipotesi sicuramente molto forse troppo fantasiosa e strampalata ma le origini dei Carnesecchi da Durante di Ricovero forse andrebbero sopportate da prove documentali e non solo su quella lapide

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fotografia contenuta nel Ceramelli Papiani ( per la cortesia del dr Paolo Piccardi )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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