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Carnesecchi fiorentini

 

 

Senatori del Ducato e del Granducato di Toscana

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

DEL MIGLIORE SENATORI FIORENTINI

http://notes9.senato.it/W3/Biblioteca/FondoAnticoDiStoriaLocale.nsf/b095d4751e179b78c1256dd60035714f/8d9cab286347cfefc1256ea2002f5eac?OpenDocument

 

 

MANNI IL SENATO FIORENTINO

Manni : Il senato fiorentino ………………………Il senato fiorentino

 

 

 

 

Il Senato dei Quarantotto

 

Ducato di Firenze, per il periodo: 1532 - 1569
Granducato di Toscana, principato mediceo, per il periodo: 1569 - 1737
Granducato di Toscana, principato lorenese, per il periodo: 1737 - 1801

 

Il Senato dei Quarantotto fu istituito il 27 aprile 1532, nel quadro della riforma costituzionale che decretò il passaggio dalla Repubblica fiorentina al principato mediceo.
I suoi membri, che rimanevano in carica a vita, dovevano essere cittadini fiorentini scelti tra gli appartenenti al Consiglio dei Dugento e dovevano avere un'età non inferiore ai quarant'anni. I primi Quarantotto furono nominati dagli stessi Dodici Riformatori che avevano redatto il testo delle "Ordinazioni", mentre le loro successive sostituzioni furono riservate al duca e ai suoi consiglieri.
L'articolo 4 delle "Ordinazioni" assegnava a questo organo consiliare l'autorità di approvare le leggi di carattere generale riguardanti il principato e nominare alcuni importanti ufficiali e magistrati, ossia "li XII procuratori, li Otto di praticha, li Otto di guardia, Conservatori di legge et il Magistrato dei capitani e proveditori delle forteze, officiali del Monte, Consoli del mare, Capitani di Pisa, di Arezzo, di Pistoja, di Volterra et di Cortona, potestà di Prato, Capitano di Castrocaro et di Fivizano" [PANSINI, 1991, p. 777]. Come il Consiglio dei Dugento, il Senato si riuniva soltanto alla presenza del principe o di un suo delegato e del Magistrato Supremo.
La carica di senatore garantiva un notevole prestigio, nonché la possibilità di accedere a magistrature importanti, poiché tra i membri dell'assemblea venivano scelti, almeno in parte, gli Otto di guardia e balia, i Conservatori di leggi, i Dodici buoni uomini. Proprio come il Consiglio dei Dugento, tuttavia, ben presto anche il Senato subì una perdita di potere, arrivando già all'epoca di Cosimo I semplicemente a dare veste pubblica alle decisioni del principe. In questo modo, quello che nelle intenzioni dei Dodici Riformatori doveva essere il massimo organo legislativo, mantenne solo un'autorità formale. Nonostante ciò, l'appartenenza al Senato fu un elemento di riconoscimento fondamentale per l'oligarchia fiorentina, che se ne servì per mantenere le distanze dagli uomini nuovi, spesso provinciali, che, grazie al loro rapporto diretto con il principe, riuscivano ad acquisire posizioni di potere. Salvo rari casi - tra questi si ricordano Lelio Torelli all'epoca di Cosimo I, Paolo e Belisario Vinta all'epoca di Ferdinando I, Curzio Picchena all'epoca di Cosimo II, Bastiano Cellesi e Andrea Cioli all'epoca di Ferdinando II, Andrea Poltri, Aurelio Sozzifanti, Francesco Panciatichi e Coriolano Montemagni all'epoca di Cosimo III - l'accesso alla carica senatoriale rimase appannaggio delle famiglie della nobiltà cittadina.

Con l'estinzione della famiglia Medici (1737), il peso politico del Senato si ridusse ulteriormente. Un ultimo richiamo alla sua antica centralità costituzionale si ebbe quando il granduca Cosimo III, in cerca di legittimazione per la candidatura alla successione della propria figlia Anna Maria, fece approvare dall'assemblea il motuproprio con cui il 27 novembre 1713 destinava l'Elettrice palatina al governo della Toscana. Sostenendo gli ultimi Medici prima e proponendo soluzioni dinastiche alternative che comunque salvaguardassero la "libertà" fiorentina poi, il ceto dirigente toscano interveniva compatto nel dibattito internazionale sui destini politici del Granducato in difesa di quel sistema istituzionale che risaliva ai diplomi di Carlo V e alle "Ordinazioni" e che aveva come asse portante proprio il Senato. Quando, però, il Granducato fu definitivamente assegnato a Francesco Stefano di Lorena, il Senato medesimo non poté che prenderne atto e riconoscere il nuovo principe, la cui investitura fu celebrata il 24 gennaio 1737. Con la dinastia lorenese al potere e la riorganizzazione dei sistemi di governo e amministrativi da questa promossa, il Senato dei Quarantotto perse ogni rilevanza. Dal 1738, per oltre vent'anni, non furono più nominati senatori, cosicché i membri dell'assemblea si ridussero progressivamente da 43 nel 1737 a 15 nel 1757. Quando, tra il 1761 e il 1764, furono nominati 20 nuovi senatori, fu soprattutto in funzione del disegno di riconciliazione tra la casa regnante e la classe dirigente toscana, avviato dopo la sostituzione del conte di Richecourt con il maresciallo Botta Adorno, quale governatore e rappresentante del granduca a Firenze (1757). Emblematicamente con il 1739 si interrompe la serie documentaria delle Provvisioni approvate da questo organo consiliare, al quale non fu più riservato nemmeno il riconoscimento formale di pubblicare le leggi. L'abolizione ufficiale del Senato dei Quarantotto fu decretata dal governo francese, il 9 marzo 1808.

Tratto da :

http://www.archiviodistato.firenze.it/siasfi/index.html

 

Otto sono i senatori del Ducato e del Granducato di Toscana tra i Carnesecchi fiorentini , in un periodo che va dal 1532 al 1691 :

 

 

Dati ricavati da Manni Serie dei senatori fiorentini

 

 

 

Nome

 Nascita e morte

Anno di elezione

 

 

 

Andrea di Paolo di Simone Carnesecchi

(1 luglio 1468 -29 giugno1542)

eletto nel 1532

Bernardo di Andrea Di Bernardo Carnesecchi

(17 novembre1481-7 marzo 1557)

eletto nel 1546

Bartolomeo di Zanobi di Francesco Carnesecchi

(3 ottobre1501-23 maggio 1569)

eletto nel 1559

Pierfrancesco di Andrea di Bernardo Carnesecchi

(10 gennaio1492-22 ottobre1576)

eletto nel 1571

Cristofano di sen Pierfrancesco di Andrea Carnesecchi

(10 giugno1531-3 giugno 1599)

eletto nel 1586

Raffaello di Lionardo di Raffaello Carnesecchi

(9 luglio1547-31agosto 1621)

eletto nel 1615

Antonio di Paolo di Antonio Carnesecchi

(28 ottobre1570 -16 dicembre1648)

eletto nel 1622

Francesco di Giovanbattista di Zanobi Carnesecchi

(17 settembre1617-12 gennaio 1691)

eletto nel 1663

 

 

Ecco i senatori divisi secondo le famiglie

 

667

senatori

199

famiglie

 

 

           

capponi

28

corsini

9

alberti

7

strozzi

20

gianfigliazzi

9

dell'antella

7

medici

18

pucci

9

vettori

7

antinori

13

ricci

9

minerbetti

6

ricasoli baroni

13

martelli

9

rucellai

6

ricasoli

13

pitti gaddi

9

guadagni

6

guicciardini

12

alamanni

9

quaratesi

6

acciaiuoli

11

carnesecchi

8

canigiani

5

gondi

11

albizzi

8

dini

5

nicolini

11

buondelmonti

8

morelli adimari

5

ridolfi

11

della stufa

8

serristori

5

altoviti

11

nobili

8

zati

5

nerli

10

pandolfini

8

orlandini

5

salviati

10

ginori

8

da filicaia

5

       

marzi medici

5

       

uguccioni

5

 

 

 

 

bartolini salimbeni

4

gherardi

3

corbinelli

2

corsi

4

lanfredini

3

guiducci

2

tornabuoni

4

valori

3

machiavelli

2

del caccia

4

cavalcanti

3

malegonnelle

2

gaddi

4

soderini

3

tedaldi

2

pazzi

4

ugolini

3

da sommaia

2

del nero

4

bonsi

3

panciatichi

2

ubaldini

4

spini

3

berardi

2

mannelli

4

asini

3

concini

2

arrighi

4

nasi

3

zanchini

2

magalotti

4

vecchietti

3

vinta

2

rinuccini

4

aldobrandini

3

del bene

2

venturi

4

giraldi

3

popoleschi

2

cerretani

4

michelozzi

3

mozzi

2

del rosso

4

giugni

3

caccini

2

   

ximenes d'aragona

3

da castiglione

2

   

cerchi

3

del sera

2

   

della rena

3

girolami orlandini

2

   

frescobaldi

3

mazzei

2

   

tornaquinci

3

della gherardesca

2

   

gerini

3

franceschi

2

   

riccardi

3

samminiati

2

       

federighi

2

       

manetti

2

       

tempi

2

       

incontri

2

       

marucelli

2

       

da verazzano

2

       

spinelli

2

       

viviani

2

       

del riccio bardi

2

       

compagni

2

       

nelli

2

 

 

 

cognome

senatori

buongirolami

1

malaspina

1

coppoli

1

gualterotti

1

cioli

1

canonici

1

nori

1

cellesi

1

dragomanni

1

rinieri

1

peruzzi

1

gori

1

del tovaglia

1

scali

1

guidi

1

guidotti

1

ubertini

1

adami

1

scolari

1

baglioni

1

gianni

1

biffoli

1

simoni

1

piccolomini

1

torrelli

1

soldani

1

borboni del monte

1

del vigna

1

taddei

1

luci

1

rustici

1

ughi

1

paganelli

1

baldovinetti

1

arrighetti

1

pasquali

1

cambi

1

attavanti

1

usimbardi

1

lenzoni

1

rondinelli

1

bagnesi

1

bardi

1

sacchetti

1

guidacci

1

giunta bindi

1

borromei

1

picchena

1

boni

1

guasconi

1

risaliti

1

doni

1

torrigiani

1

adimari

1

serragli

1

albergotti

1

bandini

1

pollini

1

del vernaccia

1

poltri

1

dati

1

alessandri

1

tolomei gucci

1

biffi

1

bini

1

portinari

1

buonaccorsi gonfalone drago santo spirito

1

segni

1

astudillo carillo

1

gherardini

1

bartolini baldelli

1

borgherini

1

feroni

1

buonaccorsi gonfalone ferza santo spirito

1

buonarroti simoni

1

covoni

1

da fortuna

1

suares della conca

1

biliotti

1

sozzifanti

1

gaetani

1

cantucci

1

baldocci

1

scarlatti rondinelli

1

pepi

1

montemagni

1

pecori

1

 

 

 

 

 

 

 

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  ing. Pierluigi Carnesecchi La Spezia anno 2003