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UN EROE TAL QUALE FRANCESCO FERRUCCI

 

Lorenzo di Zanobi di Simone Carnesecchi  ……….Lorenzo Carnesecchi il gran soldato Il secondo Ferruccio : L'uomo che mise una taglia sulla testa del Pontefice

 

 

I Carnesecchi che erano stati sempre sostenitori dei Medici .Savonarola irruppe nella storia fiorentina e ne divenne parte. Alcuni dei Carnesecchi furono fortemente coinvolti dal messaggio profetico del martire. Da questo momento i vari rami di Carnesecchi ( gia' divisi per ricchezza ) iniziarono a dividersi politicamente

La fede nelle istituzioni repubblicane ,l'orgoglio aristocratico , la fede nel messaggio profetico , l'amicizia personale coi Medici spinsero i Carnesecchi a scegliersi ciascuno una strada.

 

Carnesecchi, il “Gran Soldato” della Repubblica Fiorentina, in “Microstoria”, n. 51, gen-mar 2007

 

 

Lorenzo di Zanobi di Simone e' l'uomo fermo nelle sue convinzioni repubblicane ,che quando fu chiamato alla prova tutto diede alla patria fiorentina : vita e beni

 

Lorenzo di Zanobi di Simone Carnesecchi  ……….Lorenzo Carnesecchi il gran soldato Il secondo Ferruccio : L'uomo che mise una taglia sulla testa del Pontefice

 

 

 

 

Ecco in lettura il testo completo di un libro rarissimo del 1912 : LORENZO CARNESECCHI IL SECONDO FERRUCCIO di Carlotta Borgia Lotti

 

 

Carlotta Borgia Lotti  Lorenzo Carnesecchi di Carlotta Borgia Lotti parte prima

 

 

Carlotta Borgia Lotti  Lorenzo Carnesecchi di Carlotta Borgia Lotti parte seconda

 

 

 

I tempi dell’assedio :

 

 

 

ALESSANDRO MONTI

*Alessandro Monti (Firenze, 1971) giornalista professionista e ricercatore storico, lavora per l'agenzia di stampa Toscana Daily News di Firenze

 

 

 

Firenze 1530. L'assedio, il tradimento

Monti Alessandro, 2008, Editoriale Olimpia

a cura di Sznura F.

 

La guerra dei Medici. Firenze e il suo dominio nei giorni dell'assedio (1529-1530)

di Alessandro Monti

Editore: Nuova Toscana

 

 

Paolo Simoncelli

 

Fuoriuscitismo repubblicano fiorentino 1530-1554. Vol. I. 1530-1537

Editore Franco Angeli

 

 

Nel 1530 la fine politico-militare della Repubblica fiorentina (esempio di passionalità ideologica e di democratismo radicale) determina la sanguinosa restaurazione medicea: per la prima volta in Italia nell'età moderna, prende corpo un fenomeno vasto di emigrazione politica con esponenti di un'oligarchia cittadina che il nascente Stato assoluto esclude progressivamente, dall'accesso alle cariche pubbliche e i cui interessi non tutela più. Questa "rete" di opposizione si consolida, acquisisce appoggi internazionali, gode di simpatie nell'opinione pubblica italiana ed europea grazie anche ai miti classico-repubblicani esaltati dall'assassinio politico del "tiranno" e primo duca di Firenze ad opera di Lorenzino de' Medici, "Bruto toscano". Filippo Strozzi, il più grande banchiere del Rinascimento, è a capo di un sistema politico-economico a servizio del progetto (diplomatico o insurrezionale) di restaurazione repubblicana a Firenze, ma il pur vasto fronte dell'opposizione perde la sua originaria omogeneità e radicalità. Diverse sono le sue componenti sociali; diverse dunque le finalità ideologiche e i relativi progetti politico-costituzionali. Nel 1537, tra il tirannicidio di Alessandro de' Medici (gennaio) e la battaglia di Montemurlo (agosto), sui destini di Firenze si concentrano le attenzioni delle corti europee e i loro giochi diplomatici, con esiti e prospettive dinamici e sempre significativi ed evocativi dell'avvio di una nuova stagione storico-politica. La ricerca, condotta su vastissima documentazione inedita, indaga nelle passionalità, corruzioni e ambiguità del fuoriuscitismo antimediceo nel suo dipanarsi spesso segreto fra intrighi, spie, assassinii politici laddove si fosse pronti ad accogliere, strumentalizzare, tradire questi esuli.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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  ing. Pierluigi Carnesecchi La Spezia anno 2003