contatti : pierluigi18faber@libero.it

ing.Pierluigi Carnesecchi

indice generale : http://www.carnesecchi.eu/indice.htm

 

Storia dei Carnesecchi 1

Storia dei Carnesecchi 2

Storia dei Carnesecchi 3

Suore e Beate

 

 

La religione ( la monaca di Monza e li ad insegnarci tramite Alessandro Manzoni ) divenne spesso un modo di evitare la dispersione del patrimonio familiare

Il malinteso senso nobiliare importato dai paesi feudali che ci avevano invaso Francia e Spagna aveva distratto i mercanti fiorentini dalle attivita' produttive che li avevano fatti grandi

Aveva costrette il patriziato a ritornare indietro di secoli a trovare rifugio nella terra o nelle carriera ecclesiastica e la dove questa operazione non era riuscita a dar vita ad una resistenza basata su un risparmio pidocchioso e ossessivo, sulle prebende di corte , sulla caccia alle doti

Questo e' il senso di tutti questi religiosi e religiose

vocazioni indotte , vocazioni vere, vite spezzate

 

E non meravigli come i beati ed i santi ( che fanno di un monoteismo un politeismo ) difficilmente provengano dalla povera gente

 

 

CHARITAS CARNESECCHI

 

 

Tutto cio' che so per ora di lei e' in questi frammenti di Google libri

 

IBN Index bio-bibliographicus notorum hominum Pars B Liste der ausgewerteten ...

di Jean-Pierre Lobies, Denise Masson-Steinbart, Hourie Ipékian, Marianne Seydoux, Otto Zeller, Susanna Wand, Raymond Kévorkian, Wolfram Zeller - 2005

Pagina 85

... jurist, königlicher gesandter 0673(3) /ibn(35,p.413) CHARITAS CARNESECCHI (beata)

aut carnesecchi, carita - carita carnesecchi 1481-1531 (1 octobris). ...

 

IBN: Index bio-bibliographicus notorum hominum

di Hourie Ipékian, Jean-Pierre Lobies, Raymond Kévorkian, François-Pierre Lobies, Otto Zeller, Wolfram Zeller - 1987

Pagina 500

... CARITA (llamado) vide cara, manuel fl.1931. matador de novillos español CARITA

CARNESECCHI (beata) vide charitas carnesecchi 1481-1531 (1 octobris). ...

 

Fontaine, Jean Charles usque ad Foster, Wallis h. W.‎

di Jean-Pierre Lobies, François-Pierre Lobies, Otto Zeller, Wolfram Zeller - 1974 - 960 pagine

Pagina 85

... gesandter 0673(3) /ibn(35,p.41 3) CHARITAS CARNESECCHI (beata) aut

carnesecchi, carità - carità carnesecchi 1481-1531 (1 octobris). monaca ...

Anteprima non disponibile -

 

 Dizionario storico biografico di scrittori‎

di Torello Sala, Uguetinus, monk Robertus, Elizabeth, of Hackeborn Mechthild - 1929

Pagina 120

Carnesecchi Beata Carità, monaca in S. Verdiana dell'Ordine di Vallombrosa,

nacque in Firenze dalla nobile ed illustre famiglia dei Carnesecchi ...

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Beata Caterina Carnesecchi,

 

 

Fatti e aneddoti di storia fiorentina (secoli XIII-XVIII)‎ - Pagina 487

di Giuseppe Conti - 1902 - 566 pagine

... la Beata Caterina Carnesecchi, che se fosse stata attaccata al suo casato, come lo era stata alle regole monastiche, avrebbe portato in paradiso un

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beata Brigida Carnesecchi

 

Anno 1591 Suor Brigida Carnesecchi e le spine della corona di Cristo

 

 

Viene in terzo luogo la Venerabile suor Brigida Carnesecchi , insigne nel dono della orazione ,e ad essa le suore debbono grado della stupenda , e quasi incredibile , Reliquia di 14 Spine di Gesu' Cristo , la cui invenzione , come dimostrante la santita' di detta suora , sommariamente qui riferiremo . Nell'anno 1591 , essendo badessa suor Maria Sostegni , governatore Iacopo Aldobrandini Canonico fiorentino e confessore mess. Bartolomeo Tantini , nella notte precedente l'invenzione della Santa Croce , suor Brigida ando' in Coro per passarvi alcune ore , nel suo solito esercizio di orazione , nella quale piu' fiate ispirata essendo di accostarsi all'Altare , dove si conservano quelle reliquie , che vennero da Santa Maria da Mantignano , ne' potendo ella piu' resistere all'interno impulso , andovvi a venerarle , e baciandone or una ora un'altra , incontrossi in una borsetta di taffetta' verde non mai avvertita dalle monache , ed al contatto sentendosi pugner le dita , prese in mano il piccolo involto , donde osservo' spuntare delle spine , leggendo astento una scritta , che diceva : Spine del signor Gesu' Cristo. A tale ritrovamento fu grande nella suora , e la divozione , e il timore ; ma quel Dio che l'aveva chiamata all'altare , la illumino' che confidasse la cosa al suo confessore , il quale attonito a tanta copia di spine , poca fede dava al racconto ; ma rifflettendo alla straordinaria santita' della religiosa , volle prender tempo per consigliarsi , come fece col Governatore , e con altre savie persone , che lo condussero dall'Arcivescovo Alessandro de Medici , al quale parimenti parvero le Spine troppe di numero , e pero' da non credersi prudentemente non esser desse : tuttavolta sospendendone il suo giudizio , ordino' , che se ne facessero rigorosi esami , e perquisizioni , tra le quali e' notata la deposizione che fecero due domenicani franzesi del convento di Santa Maria Novella , i quali avevano in Parigi vedute parte delle spine della corona , che il Santo Re Luigi avea portato di Gerusalemme , amendue con giuramento confessando , che tali Spine eran somigliantissime a quelle di Francia , lo che pure asseri la Granduchessa Cristina dui Lorena ; e frattanto avendo Iddio operato in monastero , per la fede nelle dette Spine , grazie straordinarie , dall'arcivescovo si diede licenza alle monache di poterle esporre alla pubblica venerazione , come feccero nel 1592 . con solenne festa ed Indulgenza Plenaria ottenuta da papa Innocenzio IX , veggendosi tutte e 14 con 4 pruni collocate inun ricco e vago reliquiario procurato dalla devozione della suddetta suor Brigida Carnesecchi , la quale avendo sempre il cuore in quel celeste Roveto , volle fondarne la festa in perpetuo per il 14 di settembre ed un ufizio della Congrega Maggiore nel 3 di maggio

 

Richa Notizie istoriche delle chiese fiorentine volume VIII pg 310 chiesa e monastero di Santa Appollonia

 

 

Narrano le Cronache fiorentine dell'epoca che una pia monaca, Suor Brigida Carnesecchi, raccolta in preghiera nella Chiesa del Monastero, ebbe l'impulso d'inginocchiarsi a venerare le Reliquie conservate sotto l'Altar Maggiore e ...........

 

 

 

 

Suor Ginevra di Piero Carnesecchi

 

 

La Rassegna nazionale‎ - Pagina 683

1886

La prima fu scritta o forse trascritta a istanza di Suor Ginevra di Piero Carnesecchi del monastero di S. Donato in Polverosa , da un certo Don Mauro monaco .........

 

Convent theatre in early modern Italy: spiritual fun and learning for women; - Pagina 134

di Elissa Weaver - 2002 - 304 pagine

..... a copy, dated 26 October 1573, was made for suor Ginevra Carnesecchi, a nun at San Donato in Polverosa;2i another copy was made for suor Flavia Chigi, ......

 

 

 

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Suor Gabriella ovvero Caterina di Simone Carnesecchi

 

Santa Caterina De' Ricci: Cronache, diplomatica, lettere varie; -

di Domenico Guglielmo M. Di Agresti, Guglielmo di Agresti - 1969 - 264 pagine

 

>

 

255 SuorMaria di Bernardo Segni, prima ancora detta Maria, si vestì a 20 di ................

259 Suor Gabriella di Simone Carnesecchi, nel secolo detta Caterina,si vesti a 2 di gennaio nel 58 per mano di ............

 

‎ 640

 

 

 

Suor Maura

 

 

 

Nuns' chronicles and convent culture in Renaissance and Counter-Reformation ...‎ - Pagina 131

di K. J. P. Lowe - 2003 - 437 pagine

Sometime between 1594 and 1595, money was provided from savings made by Suora Maura Carnesecchi , and a bell weighing 550 libbre and costing 80 scudi was ..........

 

 

 

 

 

 

Suor Bartolomea

 

Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia‎

di Giuseppe Mazzatinti - 1897

Pagina 41

... et hallo facto scrivere la venerabile religiosa suora Bartholomea figliuola

di Bernardo Carnesechi de' danari e' quali gli lasciò messer ...

Anteprima non disponibile 

 

suor Bartholomea figlia del senatore Bernardo di Andrea di Bernardo nata nel 1515

Inventari dei manoscritti delle biblioteche d'Italia, Volume 9 ----L. Bordandini, 1899

 

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SUOR MARIA VINCENZA , monastero di Santa Lucia

 

 

MADDALENA CARNESECCHI SPOSATA STROZZI

 

Maddalena Carnesecchi negli Strozzi (datazione ritratto XVI secolo) : Uffizi Firenze

figlia del potente banchiere Bartolomeo ( Baccio ) di Zanobi di Francesco Carnesecchi ( vedi albero ) nata nel 1539 morira' secondo il necrologio del Cirri nel 1621

 

L'abnegazione di una donna : Maria Lena Carnesecchi

 

<< A 7 di giugno in venerdi , il giorno dopo il Corpus Domini a ore 8 , Maria Lena, figlia di Baccio Carnesecchi , di gia' stata donna a M. Giovanni Strozzi , col quale non ebbe mai segno di figliuoli ,si parti di casa con una fanciulla ,figlia di Daniello Carnesecchi e una serva giovane e innanzi a sse' 9 facchini carichi di quanto aveva in casa e andossene a servire Dio in Santa Lucia , sanza saputa di nessun parente e di eta' di circa 36 anni. Dio gli dia perseveranza. E' persona di buon cervello e molto spirituale. S'e' governata sempre col consiglio dei nostri padri , se ben di questo no ll'anno consigliata . Lo amore di Dio L'a' spinta a fare quanto e' detto. Alli undici del detto in martedi il giorno di San Barnaba detta Maria Lena prese lo abito santo e ,mutando panni e vita , muto' nome ;chiamorolla suor Maria Vicenza con lei si vesti la fanciulla serva e questa a nome suor Lena. E lo stesso di fu assai maltempo ; casco' dua saette non pero' feccion danno che si sia saputo. La pioggia non fu molta ma refrigero' alquanto il grande ardore di questa state. >>

 

da : Archivio di Santa Maria Novella in Firenze Diario di Fiammetta Frescobaldi 7 giugno 1577 fol , 41v.

 

 

Giovanni Strozzi (* 1517 + 22-8-1570), Patrizio di Firenze, Console dell’Accademia Fiorentina

 

nel 1541, Lettore di Filosofia all’Università di Pisa nel 1547, ambasciatore fiorentino a Ratisbona nel 1558, a Roma nel 1559 e al Concilio di Trento nel 1562.

 

Sposa nel 1557 una giovane Maddalena (era nata nel 1539) , figlia di Bartolomeo Carnesecchi, Patrizio di Firenze (+ post 1570), che alla morte del marito si fece monaca col nome di "suor Maria Vincenza" nel monastero domenicano di Santa Lucia a Firenze.

visse il rimanente della sua vita in odore di santita', come narrano le cronache , e fu sepolta sotto l'altare maggiore

Il necrologio di Eusebio Cirri la da morta nel 1621 ( nel Necrologio e' chiamata per errore Elena )

 

 

 

 

Le bellezze della città di Firenze

Di francesco Bocchi

.........di questa famiglia Carnesecchi e' nel monastero di santa lucia in un deposito sotto l'altar maggiore il corpo di suor maria vincenza tenuta in concetto di santita

 

 

 

 

 

 

 

 

suore Beatrice e Lodovica Carnesecchi , monastero San Donato a Polverosa

>

 

 

Istoria della citta' di Viterbo di Feliciano Bussi

http://books.google.it/books?pg=PA315&dq=carnefecchi&ei=IAwaTfeiItCn8QO2-JiEBw&ct=result&id=edbvAAAAMAAJ#v=onepage&q=carnefecchi&f=false

 

 

Segnalossi nell' anno 1557 la pietà di Donna Girolama Orsini ne' Farnesi, Duchessa di Parma, e di Piacenza , e Signora di Castro nella deliberazione, che fece di fondare in Viterbo per la maggior gloria di Dio un Monistero di sacre Vergini, e quello dotare, e sovvenire come vera Madre, e Fondatrice ; di cui procuratane la licenza dal prenominato Pontefice Paolo IV. il di primo di Gennajo di detto anno, le ne fu spedito Breve per via della Sacra Penitenzieria, alla quale presedeva il Cardinal Ranuccio Farnese, figliuolo di detta Duchessa. Nel detto Breve , giusta la sua petizione, le si concedeva di poter fondare un Moniftero dell' Ordine di S. Benedetto sotto il titolo della Visìtazione della B. Vergine , e di demolire per tal'effetto la Chiefa Parrocchiale di S. Bartolomeo ; e che tal Moniftero folle esente da qualsivoglia giurisdizione, e visita dell' Ordinario, e solo soggiacesse alla giurifdizione del Cardinal Penitenziere prò tempore, con facoltà di godere tutte le grazie, immunità , indulti, ed esenzioni, che godevano tutti gli altri Monifterj di S. Benedetto senza minima differenza ; e che il medesimo fosse perpetuamente juspatronato de' Duchi, e Duchesse di Castro. Avendo adunque la sudetta Duchessa comperato un palagio in Viterbo presso la mentovata Chiesa di S. Bartolomeo , il quale ( per quello abbiamo dimostrato ) fu senza dubbio il palagio del Cardinal Raniero Capocci, vi aggiunse la compra di altre molte casette, siti, ed orti contigui ; ed avendo fatto il tutto ridurre in forma di comodo Moniftero, vi rinchiufe finalmente venticinque zitelle , da se prescelte , e che erano volonterose di farsi Moniche , la maggior parte fue vassalle , e senza dote . Ma perchè lo stare elleno in tal guisa , non parea, che pienamente appagasse il conceputo deliderio di una total perfezione, si giudicò opportuno di provvederle di persone provette nello spirito, ed atte a ben istruirle; onde a tal'effetto la medefima Duchessa supplicò per la licenza di potervi introdurre tali persone, di che il dì 3 di Giugno dello stesso anno 1557 le ne fu spedito altro Breve per la medefima strada della Sacra Penitenzieria , in cui davasì facoltà di estrarre sei Moniche dal Moniftero di S. Maria degli Angioli del Borgo di S. Frediano di Firenze dell'Ordine diS. Benedetto; per lo qual' intento o perchè s'incontrassero inoperabili difficoltà, o perchè si defiderasse di fondare il Monistero sotto l'Ordine Cisterciense, si ebbe nuova grazia di cavare le opportune Moniche dal Moniftero di S. Donato in Polveroso, che è circa due miglia lontano dalla stessa Città di Firenze, ed e' similmente dell' Ordine Cisterciense : al qual' effetto si spedirono colà persone gravi, " trattatosi l'affare , resto egli felicemente conchiusb. Avanti però, che tali Moniche si partissero dal loro Monistero in numero di fette, fu a ciascheduna di esse fin d'allora assegnato l'officio " che dovea fare . La prima, che fu Suor'Angelica Attavanti, fu dichiarata Abadessa. La seconda, che fu Suor Francefca Bettini, fu eletta Priora. La terza " che fu Suor Beatrice Carnesecchi, fu fatta Portinaja . La quarta, che fu Suor Taddea Bonini, Maestra di Novizie . La quinta, che fu Suor Carità Perrini, fu deputata Cantora. La sesta, che fu Suor Lodovica Carnesecchi, ebbe il carico di Cellerara . La fettima, che fu Suor Maria Angela Bonini, fu fatta Sagrestaria, e Maestra de' lavori, essendo elleno tutte Fiorentine, e di tal maniera elette da' loro Superiori per l'indrizzo del nuovo Monistero negli officj più importanti. In quella guisa adunque pervenute in Viterbo il dì ultimo di Ottobre del medelìmo anno, entrarono fubito nel detto nuovo Moniftero, dove con somma allegrezza furono ricevute dalle zitelle, che ivi si trovavano, cresciute a quel tempo fino al numero di trenta . Passati due mesi, si fece determinazione di dar l'abito monadico ad una parte di tali zitelle , delle quali ne furono prefcelte sei, che poi nel giorno della Circoncisione del Signore del seguente anno 1558 furono vestite da Alessandro Piccolomini Vescovo Pientino, e Vicelegato della Provincia del Patrimonio , tra le quali fu Elena Orsini figliuola di Gio: Francefco Orsini Conte di Pitigliano , e nipote della prenominata Duchessa . E tale fu la fondazione , ed il principio di quello Moniftero dell' Ordine Cisterciense, giusta le memorie , che nel di lui Archivio se ne conservano ; il qua! Monistero per riflesso della sua Fondatrice, chiamasi comunemente .il Monistero della Duchessa, ed anche delle Duchesse . Le Moniche del medesimo furono ne' primi tempi tutte nobili, ed anno una Chiesa molto ricca di argenti, e di altre suppellettili sacre , governandosi dal Vescovo di Viterbo per mezzo di Preti secolari.

 

 

 

Atti e memorie dell'Accademia toscana di scienze e lettere la Colombaria‎ - Pagina 97

di Accademia toscana di scienze e lettere La Colombaria - 1998

Donato sette suore guidate dalla badessa Beatrice Carnesecchi, alla volta di Viterbo. Ritornarono a Firenze il 19 aprile 1559 solo tre di queste, ..........

 

 

Notizie Istoriche Dei Contorni Di Firenze‎ - Pagina 28

di Domenico Moreni - 1792 - 146 pagine

......come poi avvenne nel 1553, avendone prescelte sette (i), cioè Suor Carità Silvestri , Suor Angelica Attavanti, Suor Lodovica Carnesecchi,..........

Visualizzazione frammento

 

 

Atti e memorie dell'Accademia toscana di scienze e lettere la ...: Volumi 62-63

Accademia toscana di scienze e lettere La Colombaria - 1998

.......sette suore guidate dalla badessa Beatrice Carnesecchi , alla volta di Viterbo. Ritornarono a Firenze il 19 aprile 1559 solo tre di queste, le altre restarono con don Piero ........

 

Notizie istoriche dei contorni di Firenze. - Firenze 1791-1795

Domenico Moreni - 1791

 

come poi avvenne nel 1553, avendone prescelte sette (1), cioè Suor Beatrice Carnesecchi Badessa, Suor Francesca Salvetti, Suor Taddea Buonini, Suor Carità Silvestri, Suor Angelica Attavanti, Suor Lodovica Carnesecchi , Suor Maria................

 

 

 

 

 

 

SUOR MANETTA

Amor di virtù: commedia in cinque atti, 1548

Beatrice Del Sera , Elissa Weaver - 1990 - 286 pagine –

 

Sembra dall'ordine in cui sono dati i nomi delle suore del capitolo in questi e in altri documenti del monastero che Argentina, Guglielma e Beatrice fossero più or meno coetanee. Una suor Manetta Carnesecchi appare nei documenti per .............

 

 

 

 

Arte cristiana: Volume 92,Edizioni 823-825

 

Scuola beato angelico (Milan, Italy), Società amici dell'arte cristiana (Milan, Italy) - 2004

 

 

 

 

 

 

SUOR FAUSTINA DI BERTO

 

la qual tavola à fatta fare a sue spese tutte la reverenda madre suor Faustina di Berto Carnesecchi , sacrestana l’anno 1569 et fattone largo dono alla nostra chiesa dentro il monastero

 

 

 

 

SUOR MARIETTA

 

Plautilla Nelli (1524-1588):

the painter-prioress of Renaissance Florence

Jonathan Katz Nelson

- 2008 - 210 pagine

According to Rucellai, the painting of "Gesu' con i tre martiri" was installed "nell'andito dell 'infermeria di sotto," as the patron, Marietta Carnesecchi , had requested. From contemporary references to other depictions of this type of ...

 

 

 

 

SUOR CATERINA DI ROMA !!!!!!

 

parlando di acciano

Altro luogo dove le ragazze trovavano accoglienza e profitto era l'Istituto delle Suore del Divino Amore,........... Suor Fortuna della Beata Vergine delle Grazie e due postulanti coriste di Roma: Caterina Carnesecchi e Marianna Rosati. ...

 

Questa corista e' quasi sicuramente Caterina la sorella di Francesco Antonio e di Luigi

Figli di Giovanni il fratello del padrone del Caffe Greco a Roma ( Vedi )

 

 

Denti e santi: il mito di Apollonia : la "rappresentazione" di ...

Paolo Pierleoni - 1991 - 263 pagine

 

 

 

 

SUOR MARIETTA

 

 

The Diario of the printing press of San Jacopo di Ripoli: ...

 

 

Melissa Conway - 1999 - 366 pagine - Visualizzazione snippet

 

5, provides evidence from notarial acts that the Rucellai, Gaddi, Orsini, Bardi, Ridolfi, Carnesecchi, and Castellani families had daughters professed as nuns at San Jacopo in the years between 1464 and 1508. ...

 

 

 

 

GINEVRA VEDOVA DI GIULIANO PITTI

 

 

Alessandro Allori‎

di Simona Lecchini Giovannoni - 1991 - 339 pagine

Pagina 234

... perché il progetto fosse approvato dai firmatari dell'accordo iniziale (

quattro uomini e una donna, Ginevra Carnesecchi, vedova di un Giuliano Pitti).

...

 

 

 

 

Sestilia Del Rosso sposa e poi vedova del senatore Francesco Carnesecchi

 

Sestilia Del rosso rimane vedova del senatore Francesco e muore in odore di santita' a Cascia

Abito' nei suoi ultimi anni la sua villa ora di proprieta' della contessa Massangioli

Eredito' il grande patrimonio di Francesco e lo lascio' ai propri nipoti a tutto svantaggio dei Carnesecchi , questo genero' la lite con l'avvocato Gio Bonaventura Carnesecchi che riusci a recuperare quella parte sottoposta a fedecommesso e che non poteva essere alienata da Francesco

Di questa lite abbiamo parlato altrove

Era stata anche coinvolta nell'omicidio d'onore che aveva visto coinvolti i Del rosso, I Carnesecchi e come vittime i Cavalcanti

 

 

 

Pieve di San Piero a Cascia

ALTARE DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA

 

A cornu evangeli del’Altare Maggiore è posto l’Altare della Santissima Maria Annunziata in culto e devozione della medesima fu eretto l’anno 1521 come vedesi nella Visita di Monsignore Gherardini dell’anno 1616. La Tavola colorita a olio rappresenta la Beata Vergine Maria dall’Angelo Gabrielle salutata ed annunciata Madre del Verbo incarnato, copia senza pari somigliantissima della Santissima Annunziata di Firenze, del di cui Divino originale ne fece più copie il celebre Pittore Allori detto il Bronzino dal quale al vivo espressivo questa Tavola il pittore Domenico Soldini l’anno 1612 per prezzo di scudi fiorentini 30 sborsatili dal Reverendo Signore Piovano Bartolomeo Duranti a nome della Compagnia della Santissima Annunziata essendo prima dipinta a fresco in muro come vedesi dietro. Stante la vera somiglianza espressiva di quella Venerabilissima Annunziata di Firenze , sta coperta con Mantelline con sommo pregio e venerazione del Popolo di Cascia e tutto il Valdarno. Nella Festa della Santissima Annunziata 25 Marzo si scuopre la mattina alla prima Messa e sta scoperta tutta la mattina fino a mezzogiorno per satisfazione de Popoli devoti che vi concorrono a venerarla. Al Vespro di nuovo si scopre, siccome nelle Feste principali dell’anno, e tutte le prime Domeniche di ciascun mese.

L’anno 1661 furono fatti l’adornamenti di pietra serena dalla Compagnia della Santissima Annunziata con spesa di scudi f 63 come vedesi nel Libro Giornale della medesima a c.104.

Ha sopra il Gradino di legno indorato candelieri ottone mezzani sei n.6 piccoli due, Lampana avanti ottone una. Mantelline una usata broccatello a fiorato, altra seta damasco rosso, Paliotto seta a fiorato.

Al medesimo Altare l’anno 1678 fu eretta Compagnia della Madonna dei Sette Dolori per opera del Reverendo Signor Piovano Remigio Baldi fiorentino con Indulto del reverendo Generale dell’Ordine de Servi Fra Ipolito Bazzani come costa per suo breve spedito l’anno detto al dì 2 marzo approvato da Monsignore Ruberto Strozzi Vescovo di Fiesole qual Breve stà pensile in cartapecora alla muraglia

Atteso tanto vi sono al detto Altare tutta l’Indulgenza e Participazione espresse in detto Breve e particolarmente il giorno della festa della SS:Annunziata 25 Marzo per chi de fratelli e sorelle si confessa e comunicha devotamente Indulgenza Plenaria siccome ogni prima Domenica di ciaschedun mese essendo detto Altare la Tornata con sua Processione che si fa dopo Vespro in questa Pieve di Cascia con gran concorso.

Il dì 25 Marzo si celebra la Tornata Generale e Festa della SS.Annunziata da Fratelli e Sorelle della detta Compagnia de’ Sette Dolori, per quelli confessati e comunicati in tal giorno è Indulgenza Plenaria. Si celebra detta Festa con numero 9 Parochi circonvicini, che di buon ora vengono in Pieve di Cascia ed assistono a Confessionarii fino a mezzogiorno essendo gran concorso di Popoli.

Si dice Compieta e dopo si fa Processione generale intervenendo i medesimi Parochi e Sacerdoti invitati che assistono ancora la mattina alla Messa solenne cantata. Dopo si celebra Offizio Generale coll’intervento de medesimi Parocchi e Sacerdoti applicando la Messa per anime de morti Benefattori, Fratelli e Sorelle di detta Compagnia ogni anno si da per elemosina per la Festa ed Offizio a ciaschedun 3 lire tre al Piovano però la Doppia.

Per reggere le spese i Fratelli e Sorelle pagano ogni anno al Camarlingo soldi tre. 3

Per indulto del Padre Generale dell’Ordine Carmelitano Fr. Tomaso Sanchez spedito in Roma nel Convento Santa Maria in Trastevere adi 16 Marzo 1715 e cofermato da Monsignor Vescovo Orazio Panciatichi di Fiesole fu eretta all’Altare della SS. Annunziata posto in Pieve di S.Piero a Cascacia la Compagnia dell’Abito della Madonna del Carmine colle solite Indulgenze e Privilegi come nel Breve pensile alla muraglia accanto l’altare d’apparive.

Pertanto si celebrò la prima Festa della Madonna del Carmine la terza Domenica di Luglio con gran concorso di Popoli con i soliti Parocchi e Sacerdoti che intervennero a Confessare, ed assistere al Coro della Messa cantata Vespro e Processione. Adi 18 Luglio 1715.

Perché la terza Domenica di ciascun mese viene impedita dalla Tornata della Compagnia di S.Antonio da padova fu fermato farsi la Processione del Carmine le Domeniche quarte del mese.

La pietà dell’Illustrissima Sestilia Del Rosso Carnesecchi Promotrice di tal Fondazione e Devozione per sostenersi per i futuri tempi, lasciò e destinò un Luogo del Monte sussidio non vacabile della Città di Firenze e ne fece la voltura necessaria a favore del piovano pro tempore della Pieve di S.Piero a Cascia come apparisce al Libro del Monte segnato 388 Adi 9 Agosto 1714.

Ad effetto che con tal provento il Piovano di Cascia faccia celebrare la Festa della Madonna del Carmine ogni anno la 3° Domenica di Luglio con n. sette Sacerdoti con darsi a ciaschuno un testone con applicarsi il sacrificio, il restante delli scudi quattro di frutto si spenda in cera e servizio di detta Festa e Tornata Generale il Piovano di Cascia pro tempore.

 

 
 
 
 

ASF Manoscritti 560

Spogli della Gabella di Parentadi Nobili Moderni dal MDC al MDCCX

Pag. 139 1647 Francesco di Gio. Battista Carnesecchi Nob. fior.

Sestilia di Rosso del Rosso s. 14.000

 

 

 

 Lapide di Sestilia Del Rosso nella chiesa di Cascia

 ( cortesia dr Paolo Piccardi )

 

 

(cortesia dr Paolo Piccardi )

 

 

 

 

La lapide e' stata posta dai Del Rosso , che morto il ricco senatore Francesco Carnesecchi senza eredi , beneficiarono dell'eredita' della vedova.

Cosi che i beni di questi Carnesecchi passano ai Del Rosso.

( Maria Luisa  Fantoni )

 

 

 

 

 

Questa e' la linea genealogica dei piu' importanti banchieri tra i Carnesecchi . La loro banca fu una delle piu' importanti d'Europa

Francesco e' l'ultimo senatore dei Carnesecchi .

Attraverso Sestilia morta senza figli le proprieta' di questo ramo di Carnesecchi passarono ai Del Rosso

 

 

 

 

 

SUOR MADDALENA DI MATTEO DI MANETTO

 

's[uor]a Maddalena di matteo charnesechi' with surety 'Matteo di Manetto charnesecchi', who was elected Consul 16 August 1493 (Tratte 79059); fo.

 

 

 

ISABELLA CARNESECCHI Una suora senza vocazione

 

Storia dei Carnesecchi ..................UNA STORIA TRISTE , specchio di una vocazione forzata

 

 

 

 

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